Duemiladodici anni fa nasce un bimbo e la sua nascita, annunciata da profeti e segni nel cielo, è ancora oggi il compleanno più festeggiato al mondo. Il Natale è questo, la festa della nascita di Gesù che sarà l’uomo forse più rivoluzionario di tutti gli uomini venuti al mondo. Gesù ha segnato la fine di una visione del divino come entità distante, esterna e punitiva. Punitivo era il Dio di Abramo (pure se era lo stesso Dio) e punitivi erano gli Dèi degli Egizi e dei Greci (pure se rappresentavano sempre lo stesso Dio). Il Dio persecutore, che infliggeva punizioni, era strumentalizzato anche per giustificare i sistemi oppressivi e schiavizzanti dei popoli diversi, in una sorta di esercizio del potere anticipatorio della ‘politica della paura’. Gesù parlando di Dio Amore, Padre che si compiace di ogni figlio, ha svuotato di senso l’oppressione e la paura, insegnando che la Verità dell’Amore è superiore a qualsiasi legge degli scribi e alle ipopcrite regole dei farisei. Gesù parlava dell’accoglienza, della comprensione, della preziosità di ogni persona da amare per la propria unicità, fatta con il fango primordiale delle imperfezioni e delle difficoltà dovute alla limitatezza umana che aspira, a fatica, all’infinita perfezione divina. La ‘parola’ di Gesù non è parola qualunque. Ha la potenza penetrante del vento perché è insegnamento di solidarietà, fratellanza, aiuto reciproco. E’ la parola Amore ed è la più bella. La parola più rivoluzionaria e scandalosa. Contiene in sé il messaggio della speranza. Si può pure essere atei, ma comunque il messaggio di umanità, amore e speranza che Gesù ci ha lasciato è sempre, da secoli, riconosciuto e festeggiato.
Con l’augurio a tutti di un Sereno Natale d’Amore e in Amore con ogni nostro prossimo.
(di Martha Renzi)
in foto: Natività, Giotto.
Cappella degli Scrovegni.
[fblike style=”standard” showfaces=”false” width=”450″ verb=”like” font=”arial”]
[fbshare type=”button”]