da Rosanna Fronzuto | 25 Ago, 2014 | Catalogo
Titolo: Zenit
Collana: Donne in Poesia, Edizione Liber Exit, 2014
Autrici: Consuelo Casini – Roberta Petraglia – Simonetta Visconti
Descrizione: Raccolta di poesie
Sinossi: Zenit è l’unica posizione del sole che non fa ombre sulla terra, direzione verticale del viaggio poetico delle tre autrici esordienti verso le infinite esplorazioni dell’io e dei sentimenti.
Consuelo Casini, intrisa d’urgenza lirica come dice a presentazione di sé: “parole e versi mi sopraggiungevano con una forza viscerale profonda, dando consistenza all’estro e diventando fonte di libertà anche dai legami della punteggiatura”, quasi a segnalare che soltanto la libertà creativa le concederà l’accesso alla conoscenza di tutte le cose con il lusso delle maiuscole: ‘Quanto stupore al visivo/ che a stento comprende il non vivo/ Ma è risultanza d’incontro e visione/ Parte da luce e si completa nel cuore.’ (cfr. Il gioco d’ombra – p. 29)
Roberta Petraglia, poetessa “della pietra” si sofferma a riflettere “come la mente riesca a riciclare pietre di crolli anteriori e parole sfuse sia un processo quasi sconosciuto”, rammaricandosi che “nell’abnorme sviluppo industriale scientifico-elettronico” sia stato “accantonato il senso dell’armonico e del necessario” fino ad ammettere, in ispirazione poetica, che ‘nessun passo spezza sigilli/sull’impiantito logoro./Invecchia pure il tempo/fermo a contar sassi/sotto l’intonaco che sbecca/coi suoi artigli vigliacchi.’ (cfr. Piaggine – p. 78)
Simonetta Visconti, scandita dal tempo, titola le sue poesie con date certe perché la realtà ha le sue precipitazioni, rapide, violente, e quello che non si compie per anni, avviene in un giorno e bisogna consacrarne il momento trascrivendolo: “negli anni ho compreso che quelle parole non erano mie, bensì dettate letteralmente sotto ispirazione da un piano superiore”. E il 25 aprile 2002 profetizza di sé ‘E’ inverno. C’è vento e arriva dal mare./Sono alla scrivania e sto scrivendo il mio libro./Sarà pubblicato./ Il mio sogno si avvera.’ (cfr. 25/4/2002 – pag. 91)
Ed è nello scorrere in versi sciolti di ogni forma d’amore per la vita e del tempo in cui accade, che il lettore subisce, ad opera ipnotica delle autrici di Zenit, una fascinazione: il ritrovarsi inconscio ad “Oltrepassare le parole” come Lucrezia Palummo preavverte nel proemio.
da Rosanna Fronzuto | 10 Mar, 2014 | Litterae
Opera prima segnalata da L’Unità, Il Corriere della Sera e Il Manifesto 8 marzo 2014, Liber Exit ha inaugurato l’attività editoriale con la collana Donne in Poesia presentando “Zenit” raccolta di versi inediti di Consuelo Casini, Roberta Petraglia e Simonetta Visconti, intervistate dalla giornalista Alexandra Tempesta per un esordio di successo nel cuore di Roma, presso la libreria Odradek affollatissima per l’occasione. Madrina la poetessa Bianca Maria Simeoni e con la partecipazione di rilievo dell’Editore Franco Lozzi e dell’Ambasciatore Silvio Mignano, poeta vincitore della 9^ edizione del prestigioso premio Sertoli Salis.
La scelta editoriale di Liber Exit è commentata da Rosanna Fronzuto e Beatrice Casini con la nota che si riporta integralmente per un accompagnamento alla lettura del libro:
Zenit, donne in poesia: il viaggio nell’inconoscibile.
“I fatti della vita sorprendono più di quanto immaginato poiché si realizzano attraverso intrecci tra pluralità di persone, situazioni, pensieri, sentimenti che sfuggono alla percezione completa. La consapevolezza del sopravanzare degli eventi, rispetto alla disposizione individuale verso gli stessi, sembra non dare altra possibilità che arrendersi all’inconoscibile.
Se c’è un’arte che si avvicina a riprodurre questa ‘verità mai possibile’ è senza dubbio l’arte femminile del vivere in continua tensione alla scoperta dell’irraggiungibile: il confine, e quindi la definizione, dell’io nel mondo.
Dalla scrivania dell’ufficio, dai fornelli accesi, dal latte preso come figlie al latte versato per i figli, da ogni angolo della prospettiva quotidiana, la donna rivolge lo sguardo all’incessante viaggio mentale, psichico, onirico verso l’insondabile.
Alcune donne avvertono questa spinta come pressione poetica che diventa asse esistenziale, ottica verticale che tra le innumerevoli interpretazione del sé, degli altri, delle inquietudini e delle passioni, rivela la più plausibile nell’identificazione con il trinomio poesia-amore-vita.
Non a caso Zenit, l’unica posizione del sole che non fa ombre sulla terra, è il titolo scelto da Liber Exit, associazione culturale romana no profit, per la prima pubblicazione, nella collana “Donne in poesia”, della raccolta di versi inediti di tre autrici esordienti.
Consuelo Casini, intrisa d’urgenza lirica come dice a presentazione di sé: “parole e versi mi sopraggiungevano con una forza viscerale profonda, dando consistenza all’estro e diventando fonte di libertà anche dai legami della punteggiatura”, quasi a segnalare che soltanto la libertà creativa le concederà l’accesso alla conoscenza di tutte le cose con il lusso delle maiuscole: ‘Quanto stupore al visivo/ che a stento comprende il non vivo/ Ma è risultanza d’incontro e visione/ Parte da luce e si completa nel cuore.’ (cfr. Il gioco d’ombra – p. 29)
Roberta Petraglia, poetessa “della pietra” si sofferma a riflettere “come la mente riesca a riciclare pietre di crolli anteriori e parole sfuse è un processo quasi sconosciuto” rammaricandosi che “nell’abnorme sviluppo industriale scientifico-elettronico” sia stato “accantonato il senso dell’armonico e del necessario” fino ad ammettere, in ispirazione poetica, che ‘nessun passo spezza sigilli/sull’impiantito logoro./Invecchia pure il tempo/fermo a contar sassi/sotto l’intonaco che sbecca/coi suoi artigli vigliacchi.’ (cfr. Piaggine – p. 78)
Simonetta Visconti, scandita dal tempo, titola le sue poesie con date certe perché la realtà ha le sue precipitazioni, rapide, violente, e quello che non si compie per anni, avviene in un giorno e bisogna consacrarne il momento trascrivendolo: “negli anni ho compreso che quelle parole non erano mie, bensì dettate letteralmente sotto ispirazione da un piano superiore”. E il 25 aprile 2002 profetizza di sé ‘E’ inverno. C’è vento e arriva dal mare./Sono alla scrivania e sto scrivendo il mio libro./Sarà pubblicato./ Il mio sogno si avvera.’ (cfr. 25/4/2002 – pag. 91)
Ed è nello scorrere in versi sciolti di ogni forma d’amore per la vita e del tempo in cui accade, che il lettore subisce, ad opera ipnotica delle autrici di Zenit, una fascinazione: il ritrovarsi inconscio ad Oltrepassare le parole come sembra preavvertire Lucrezia Palummo nel proemio.”
Liber Exit ringrazia le personalità intervenute, i moltissimi amici e partecipanti all’evento che si è tenuto sabato scorso con la contemporanea apertura del vernissage dell’astrattista romana Silvia Castaldo, le cui opere “Sembianze luminose” restano esposte anche nei prossimi giorni accessibili al pubblico presso Odradek, la Libreria in Via dei Banchi Vecchi 57, Roma.
Il Presidente dell’Associazione Erasmo Fronzuto e il Primo Socio Fondatore Graziano Fronzuto, ideatore del nome e del logo di Liber Exit, manifestano la piena soddisfazione per l’esordio di successo delle tre autrici prescelte ed augurano a tutti buona lettura dell’opera prima “Zenit” e una buona visione del vernissage “Sembianze luminose”.
In Foto: il presidente Erasmo Fronzuto, la poetessa Bianca Maria Simeoni e Consuelo Casini, co-autrice di Zenit.
da Rosanna Fronzuto | 8 Mar, 2014 | Litterae
“Zenit, donne in poesia” è una raccolta di versi inediti di Consuelo Casini, Roberta Petraglia e Simonetta Visconti. Si tratta del primo libro edito da Liber Exit ed ha l’onore di essere segnalato da L’Unità, Il Corriere della Sera e Il Manifesto nella data simbolica dell’8 marzo 2014.
La scelta editoriale di esordio è di Rosanna Fronzuto e Beatrice Casini che vedono nella poetica delle tre autrici un filo conduttore legato al femminile arrendersi all’inconoscibile della vita quale misterioso intreccio tra persone, situazioni, pensieri, eventi e sentimenti che sfuggono alla percezione completa. La consapevolezza di questa ‘verità mai possibile’ è vissuta in ogni contesto di definizione dell’io nel mondo: dalla scrivania dell’ufficio ai fornelli accesi, dal latte preso come figlie al latte per i figli, dall’ampiezza della prospettiva universale alla limitatezza quotidiana, la donna spazia e ritorna a sé guardando dritto e incessantemente verso l’insondabile interiore ed esteriore per motivarlo, accoglierlo, renderlo fecondo. Alcune donne avvertono questa spinta come pressione poetica che diventa ottica verticale esistenziale nell’identificazione del femminile con il trinomio poesia-amore-vita. Non a caso Zenit è l’unica posizione del sole che non fa ombre sulla terra. Ed è nello scorrere in versi sciolti di ogni forma d’amore per la vita e del tempo in cui accade, che il lettore subisce, ad opera ipnotica delle autrici di Zenit, una fascinazione: il ritrovarsi inconscio ad “oltrepassare le parole“, come suggerisce Lucrezia Palummo nel proemio.”
Consuelo Casini, intrisa d’urgenza lirica come dice a presentazione di sé: “parole e versi mi sopraggiungevano con una forza viscerale profonda, dando consistenza all’estro e diventando fonte di libertà anche dai legami della punteggiatura”, quasi a segnalare che soltanto la libertà creativa le concederà l’accesso alla conoscenza di tutte le cose con il lusso delle maiuscole: ‘Quanto stupore al visivo/ che a stento comprende il non vivo/ Ma è risultanza d’incontro e visione/ Parte da luce e si completa nel cuore.’ (cfr. Il gioco d’ombra – p. 29)
Roberta Petraglia, poetessa “della pietra” si sofferma a riflettere “come la mente riesca a riciclare pietre di crolli anteriori e parole sfuse è un processo quasi sconosciuto” rammaricandosi che “nell’abnorme sviluppo industriale scientifico-elettronico” sia stato “accantonato il senso dell’armonico e del necessario” fino ad ammettere, in ispirazione poetica, che ‘nessun passo spezza sigilli/sull’impiantito logoro./Invecchia pure il tempo/fermo a contar sassi/sotto l’intonaco che sbecca/coi suoi artigli vigliacchi.’ (cfr. Piaggine – p. 78)
Simonetta Visconti, scandita dal tempo, titola le sue poesie con date certe perché la realtà ha le sue precipitazioni, rapide, violente, e quello che non si compie per anni, avviene in un giorno e bisogna consacrarne il momento trascrivendolo: “negli anni ho compreso che quelle parole non erano mie, bensì dettate letteralmente sotto ispirazione da un piano superiore”. E il 25 aprile 2002 profetizza di sé ‘E’ inverno. C’è vento e arriva dal mare./Sono alla scrivania e sto scrivendo il mio libro./Sarà pubblicato./ Il mio sogno si avvera.’ (cfr. 25/4/2002 – pag. 91)
da Rosanna Fronzuto | 14 Feb, 2014 | Litterae
OPERA PRIMA di Consuelo Casini, Roberta Petraglia, Simonetta Visconti a cura di Liber Exit. Sabato 8 marzo, presso Odradek la Libreria nel cuore di Roma, l’Associazione culturale Liber Exit inaugura la collana Donne in poesia con la presentazione di “Zenit”, opera prima di Consuelo Casini, Roberta Petraglia e Simonetta Visconti, autrici inedite, donne, compagne, madri che narrano la vita in versi sciolti per un viaggio nell’intreccio inconoscibile di passioni e inquietudini. Sentimenti che soltanto l’amore allo Zenit può svelare: il femminile e i misteri che lo proiettano verso mete sempre nuove. Queste alcune sfaccettature delle poesie raccolte in Zenit che scorrono con intensità magnetica, a tratti ipnotica, lasciando il lettore nella concentrazione inconscia.
Liber Exit è un’associazione no profit romana, recentemente nata per favorire la creatività artistica, incentivando gli antichi e i nuovi mestieri connessi. E’ ritorno del mecenatismo per la letteratura, la cultura e l’arte. Dall’attività tipografica alla fotografia, la cultura a 360 gradi è interpretata e diffusa sostenendone il più possibile l’importanza vitale per la società civile.
Nell’arco della serata un ulteriore omaggio ad un’artista donna: vernissage per la mostra d’arte “Sembianze luminose” di Silvia Castaldo, eclettica astrattista romana che propone tele polimateriche dal forte impatto visivo ed emozionale.
Un evento culturale al femminile da non perdere nella “Giornata internazionale della donna”, con la partecipazione di rilievo di Alexandra Tempesta, giornalista di Milano, e di Bianca Maria Simeoni “poetessa d’amore per eccellenza di stile” (definita così da Maria Luisa Spaziani).
Il proemio “Oltrepassare le parole” è a firma di Lucrezia Palummo, una lettera intensa che anticipa il senso del viaggio poetico nell’inconoscibile confine dell’io nell’altro e nel mondo dei sentimenti che Zenit percorre.
Presentazione Zenit
Sabato 8 marzo ore 18.00
Odradek, la Libreria – Via dei Banchi Vecchi, 57
Saranno presenti le autrici
Per info: info@liberexitcultura.it
[fblike style=”standard” showfaces=”false” width=”450″ verb=”like” font=”arial”] [fbshare type=”button”]
Liber Exit sostiene le attività solidali di:
– Fondazione Don Cosimino Fronzuto (Gaeta). ONLUS che opera da 23 anni in favore delle persone in difficoltà con iniziative di assistenza,formazione e integrazione nel tessuto sociale della regione Lazio;
– AIM – Associazione Italia Multicolore (Roma). ONLUS che nasce grazie all’impegno di un gruppo di cittadini SriLankesi. Le parole chiave sono solidarietà, libertà, uguaglianza, fiducia, unione, collaborazione. Organizza corsi gratuiti di lingua italiana e offre assistenza per l’orientamento nel nostro Paese.
foto di copertina “Chicago” di giulia&mau