Il Sammlung Boros non è un museo qualsiasi, ma un bunker antiaereo che, per diventare spazio espositivo, ha dovuto attraversare, nel corso del tempo, molte metamorfosi.
Da magazzino tessile a “banana bunker”, ossia punto di raccolta della frutta tropicale importata da Cuba, da edificio del Governo Federale a club hard, tra musica techno e party fetish, fino a essere riadattato a spazio per piéces teatrali e poi, finalmente, in museo d’arte contemporanea.
E’ il collezionista Christian Boros che, nel 2003, ne diviene proprietario e lo trasforma in spazio espositivo per la sua collezione d’arte contemporanea che, tra dal 2008 ad oggi, ha attirato 120.000 visitatori. Un numero elevatissimo tenuto conto che, per motivi di sicurezza, si può accedere alle ottanta stanze del bunker soltanto prenotando un tour guidato e per gruppi limitati a un massimo di 10 persone.
Per saperne di più…
http://www.sammlung-boros.de/besuch/info.html?L=1
(di Martha Renzi)
[fblike style=”standard” showfaces=”false” width=”450″ verb=”like” font=”arial”]
[fbshare type=”button”]