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El órgano de la Capilla Real

El órgano de la Capilla Real

Los Tesoros de Palacio

Palacio Real de Madrid

Organista José Luis Gonzales Uriol

Organistas de las Capillas Reales Secc. XVI-XVIII

CD RTVE Palacio Real – Madrid

Il CD di cui parliamo è una autentica rarità dato che è stato realizzato espressamente per gli ospiti del Palazzo Reale di Madrid nel 1995 ed è fuori commercio. Ne sono entrato in possesso grazie a mia sorella Rosanna che ha fatto parte di una delegazione ministeriale per un incontro UE a Madrid cui è stato gentilmente donato e che a sua volta me l’ha ancor più gentilmente regalato e colgo l’occasione per ringraziarla pubblicamente.

Si tratta di una edizione di pregio, degna del Palazzo Reale di Madrid, particolarmente ricco di opere d’arte e che ha saputo conservare come una reliquia il pregevolissimo organo della Cappella Reale (contrariamente a quanto successo a Caserta, nella cui Cappella Reale erano presento ben due organi di Domenico Antonio Rossi, danneggiati durante la guerra e mai più ripristinati, purtroppo).

L’organo è stato costruito da tra il 1756 ed il 1759 da Leonardo Fernández Dávila ma non fu installato in quanto i lavori di decorazione della Cappella non erano stati ancora ultimati. Fu infine ingrandito ed installato dall’organaro di Maiorca (ma di origini svizzere) Jordi Bosch tra il 1771 e il 1772 su commissione del re Carlo III (che era stato precedentemente re di Napoli e fondatore della Reggia di Caserta). Di recente, precisamente nel 1994, è stato sottoposto a restauro conservativo da Gerhard Grenzig ed inaugurato da Montserrat Torrent il 15 novembre di quello stesso anno. L’organo è composto da tre tastiere (dal basso verso l’alto: Cadireta Interior. Ecos, Mayor) e pedaliera ed ha una ricchissima dotazione di ance, sia interne sia en chamade che ne caratterizzano la sonorità.

I brani incisi sono:

Antonio da Cabezon – Pavana con su glosa, Diferencias sobre “el canto llano del caballero”, Diferencias sobre “La Gallarda milanesa”, Tiento del Premier tono

Francisco de Soto – Verso de VI° Tono

Bernardo Clavijo del Castillo – Tiento de segundo tono por Gesolreud

Juan del Vado – Obra -de lleno- de 1° Tono

Sebastian Duron – Primer Tiento de IV° Tono, Gaytilla de Mano izquierda

Diego Xaraba y Bruna – Obra en lleno de 3° Tono

Joaquin de Oxinaga – Fuga de primer modo

Félix Maximo López – Verso de II° Tono, Verso de V° Tono

José de Nebra – Sonata en Fa Mayor, Batalla de Clarines

Juan Sesé – Intento Modo VII°

José Lidón – Sonata IV, Intento a 4 Ave Maris Stella

I musicisti sono stati tutti organisti della Cappella Reale; sono presentati in ordine cronologico e gli ultimi a partire da Oxinaga hanno suonato su questo strumento, mentre i predecessori hanno avuto a disposizione altri organi rimpiazzati da questo. Il nome più noto è ovviamente Antonio da Cabezon cui è stato dedicato molto spazio con ben quattro brani incisi.

Gli altri compositori sono nondimeno interessanti e la scelta dei brani ce ne dimostra il valore, grazie anche all’impeccabile esecuzione di Gonzalez Uriol che dà prova di grande abilità e di profonda sensibilità musicale. Sono rari i dischi in cui si fondono così bene i brani incisi, l’interpretazione dei brani e l’organo. Qui siamo al non plus ultra della fusione tra musica, interprete e organo.

Il voluminoso libretto, che entra a stento nelle guide della shell, è unicamente in Spagnolo ed è particolarmente ricco di notizie sulla storia degli organi della Cappella Reale di Madrid, sui brani incisi e sugli autori. Peccato che non vi sia la disposizione fonica dell’organo, che mi è stata inviata cortesemente dall’organaro restauratore e che riporto per completezza:

ORGANO MAYOR (tercer teclado)

Registros de mano izquierda

Lleno

-Flautado 16’

-Flautado 8’

-Octava 4’

-Violon de Madera 16’

-Violon de Madera 8’

-Docena y Quincena (2’2/3’ + 2’)

-Lleno de 5 hileras

-Nazardos de 4 hileras

-Corneta Tolosana de 3 hileras

Lengüeteria interior

-Trompeta Real 8’

-Fagot de Madera 8’

-Orlo 16’

Lengüeteria exterior

-Clarin de Bajos 8’

-Chirimia 4’

-Violeta 2’

-Orlo 8’

-Viejas de Madera 16’

Registros de mano derecha

Lleno

-Flautado 16’

-Flautado 8’

-Octava 4’

-Violon de Madera 16’

-Violon de Madera 8’

-Tapadillo 4’

-Flauta dulce de Madera 2 hileras (4’)

-Docena y Quincena (2’2/3’ + 2’)

-Lleno de 5 hileras

-Nazardos de 4 hileras

-Corneta Tolosana de 3 hileras

Lengüeteria interior

-Trompeta de Madera 32’

-Trompeta Real 8’

-Fagot de Madera 8’

-Orlo 16’

Lengüeteria exterior

-Trompeta Magna 16’

-Clarin Primero 8’

-Clarin Segundo 8’

-Chirimia 4’

-Orlo 8’

-Viejas de Madera 16’

PEDAL

-Contras 16’

-Contras 8’

-Tambor y Timbal

-Temblor Suave

-Temblor Fuerte

ECOS (segundo teclado)

Registros de mano izquierda

Lleno

-Flautado 8’

-Violon de Madera 8’

-Tapadillo 4’

-Lleno de 3 hileras

-Nazardo de 3 hileras

Lengüeteria

-Trompeta Real 8’

-Bajoncillo 8’

-Imitacion Voz Umana en Ecos 8’

Registros de mano derecha

Lleno

-Flautado 8’

-Violon de Madera 8’

-Tapadillo 4’

-Flauta Traversa de Madera 8’

-Lleno de 3 hileras

-Cimbala de 4 hileras

-Corneta de 6 hileras

Lengüeteria

-Trompeta Magna 16’

-Trompeta Real 8’

-Clarin 8’

-Chirimia Alta 4’

-Imitacion Voz Umana en Ecos 8’

CADIRETA INTERIOR (primer teclado)

Registros de mano izquierda

Lleno

-Flautado Violon 8’

-Tapadillo 4’

-Quincena 2’

-lleno de 3 hileras

Lengüeteria

-Trompeta Real 8’

-Voz Humana a la Franzesa 8’

Registros de mano derecha

Lleno

-Flautado Violon 8’

-Tapadillo 4’

-Quincena 2’

-lleno de 3 hileras

-Octava de Corneta

-Corneta de 4 hileras

Lengüeteria

-Trompeta Real 8’

-Imitacion de Voz Humana en tono de Trompeta Magna 16’

-Voz Humana a la Franzesa 8’

Come si vede, si tratta di un tipico organo classico Spagnolo, con i Llenos (ripieni) e le Lengüeterias (batterie di ance) presenti su ciascuna tastiera e di cui i brani incisi danno nobile prova. Il CD è pregevolissimo ed è un vero peccato che non sia mai stato disponibile sul mercato. In conclusione, avere questo CD nella propria collezione è un vero privilegio di cui ancora una volta ringrazio mia sorella Rosanna.

Dicembre 2021

Graziano Fronzuto

Organi Storici della Cattedrale di Verona

Organista Luigi Benedetti

Coro femminile Gregoriano “in Dulci Jubilo”

Cappella Musicale della Cattedrale di Verona, direttore Alberto Turco

CD Bongiovanni GB 5043-2

Il CD di cui parleremo oggi è stato registrato in occasione dell’inaugurazione del restauro degli organi storici della Cattedrale di Verona (collocati nelle navate laterali all’altezza del presbiterio) rispettivamente un Domenico Farinati del 1909 in cassa cinquecentesca (che aveva contenuto precedentemente un organo antegnatesco) a sinistra e un Costanzo Antegnati del XVI sec. a destra nella sua cassa originale. Il restauratore è stato Barthélémy Formentelli che ha eseguito i lavori nel 2003.

Quindi si tratta di un disco di quasi venti anni fa, ma tuttora in catalogo presso la casa editrice. Il disco dà anche e soprattutto l’occasione di ascoltare Luigi Benedetti, organista di valore a lungo titolare del Grande Organo del Duomo di Milano ma che ha inciso pochissimi dischi talvolta non da solo come in questo caso.

La prima parte del CD è dedicata all’organo Antegnati e si apre con l’Exultavit cor meum per organo solo di Giovanni Gabrieli, prosegue con il Gloria in Excelsis (versetti dispari organo solo, versetti pari: Canto Gregoriano) di Giovan Battista Fasolo, la Toccata in Sol di Giovanni Gabrieli, l’Ave Maris Stella (versetti dispari Canto Gregoriano, versetti pari organo solo) di Giovan Battista Fasolo, la Canzona Francese ancora di Giovanni Gabrieli, il Magnificat Octavi Toni (versetti dispari organo solo, versetti pari: Canto Gregoriano) ancora di Giovan Battista Fasolo.

La seconda parte del CD è dedicata all’organo Farinati e inizia con i Sei Versetti per il Gloria per organo solo di Vincenzo Petrali, la cui edizione moderna è stata curata dallo stesso Benedetti per i tipi della Carrara, prosegue con l’Ora Mistica e l’Ora Gloriosa di Marco Enrico Bossi e si conclude con il Te Deum del compositore veronese Davide Begalli con i versetti dispari affidati all’organo solo e i versetti pari al coro a quattro voci della Cappella Musicale della Cattedrale di Verona diretta da Alberto Turco.

Naturalmente non sfugge l’eterogeneità dei brani incisi sebbene mitigata dal fatto di aver scelto due soli autori per la parte dedicata all’organo Antegnati e tre per quella dedicata all’organo Farinati, ma si deve tener conto che si trattava di un concerto inaugurale in cui si voleva dimostrare le capacità degli organi appena restaurati sia da soli che in accompagnamento. Sembra che la differenza di diapason e di intonazione abbiano impedito di suonare gli organi insieme (cosa che comunque avrebbe aggiunto altra carne al fuoco del già ricco arrosto del contenuto del CD). Ottima comunque la scelta di inserire brani “alternatim” con versetti affidati alternativamente al coro e all’organo secondo un’antica prassi esecutiva che ha avuto moltissimi proseliti ma che è praticamente caduta completamente in disuso nel XIX sec.

La tradizione è stata ripresa nel pregevole Te Deum di Davide Begalli, compositore locale, i cui cenni biografici si possono leggere QUI, molto noto ed apprezzato ai suoi tempi poi caduto ingiustamente nel dimenticatoio, forse anche a causa che moltissime delle sue composizioni non furono mai pubblicate.

Il CD, registrato abbastanza bene ma non ottimamente (si tratta pur sempre di una presa dal vivo), permette comunque di giudicare le caratteristiche foniche dei due organi, dato che nonostante le ingenti spese di restauro sembra che non vengano usati troppo spesso a causa della loro collocazione, tanto da indurre il Vescovado ad acquistare un piccolo organo meccanico collocato a terra vicino al coro delle normali funzioni.

L’organo Antegnati, con base 16’, con i suoi timbri cinquecenteschi, appare brillante e sufficientemente sonoro nonostante la vastità della cattedrale, merito anche del ripristino dell’intonazione operato al meglio da Formentelli; l’organo Farinati, anch’esso con base 16’ al Grand’Organo e un Espressivo particolarmente ricco, ha timbri tardoromantici molto marcati che vengono esaltati non tanto dai Versetti di Petrali (concepiti per un organo Serassiano) ma dai brani di Bossi e dal Te Deum di Davide Bigalli. Qui si deve fare un appunto all’organista che ha inserito i brani di Petrali, pur sapendo che non erano adatti all’organo, per la ragione che lui stesso li aveva revisionati e ripubblicati (li aveva incisi anche nel CD Priory “Great European Organs n.38” dedicato al Duomo di Milano e in una musicassetta Carrara insieme a brani di Filippo Capocci anch’essi revisionati e ripubblicati da lui). Insomma prezzemolo per ogni minestra servita da Benedetti, anche quando è preferibile non metterlo.

Tornando al CD, l’edizione è secondo gli elevati standard di Bongiovanni. Il libretto, in Italiano e in Inglese, è sufficientemente dettagliato e riporta la storia degli organi della cattedrale veronese nonché le rispettive disposizioni foniche. Vengono precisate anche le rispettive trasmissioni: meccanica (Antegnati) e tubolare (Farinati), ripristinata funzionalmente nel corso del restauro.

Personalmente ho trovato notevole la presenza di un coro gregoriano interamente femminile, più unico che raro, probabilmente nato per ricordare la musica corale nei monasteri femminili del Rinascimento e del Barocco, che non sfigura affatto anzi rende il disco prezioso.

In conclusione, vale la pena di avere questo CD nella propria collezione per i suoi pregi e i suoi meriti che superano largamente i difetti e le lacune.

Novembre 2021

Graziano Fronzuto