In attesa di sue notizie riproponiamo ampi stralci di una lunga intervista che ha rilasciato a marzo alla rivista «Tracce» – così stamattina Alessandra Stoppa apre su La Stampa il suo articolo Quirico: “il dolore dell’uomo va condiviso per raccontarlo.” e così stamattina Le Voci di Liber Exit scelgono di accogliere il Fiocco Giallo e cioè l’appello della Federazione Nazionale della Stampa “per il rispetto del lavoro dei giornalisti, per Domenico Quirico e per tutti i giornalisti impediti di comunicare o fermati nei luoghi di guerra”.
Domenico Quirico è in Siria per testimoniare dall’interno la tragedia di uomini, donne e bambini coinvolti nel massacro perpetuato da un governo che governo non è più poiché si è snaturato in atroce strumento di sopraffazione, sangue e dolore per tutto il popolo.
Di lui non si hanno più notizie da un mese e sperando che sia una sua coraggiosa scelta, come molte precedenti, quella di non far sapere di sé per potere far sapere di più degli altri, dei sofferenti, degli oppressi, gli auguriamo di poter continuare ad essere, ora e ancora una volta e molte altre ancora negli anni futuri, libera voce degli ‘ultimi’ affinché i ‘potenti’ si risveglino dall’inerzia complice dell’indifferenza ed agiscano finalmente per la cessazione immediata di ogni forma di violenza e prevaricazione in Siria e in tutto il mondo.
E con questo augurio vivo e sincero, riportiamo anche noi di Liber Exit uno stralcio significativo dell’uomo e del giornalista Quirico, tratto dall’intervista di marzo:
«Il male è un mistero perché è un mistero l’uomo.-‘Sì, possiamo dire così. In fondo, quello di cui parlo è l’eterno problema del peccato e della grazia. Ma lasci stare… Io faccio il giornalista, non sono mica un prete.’
Non sono cose “da preti”. Se il suo lavoro l’ha messa di fronte al problema del peccato e della grazia, vorrei capire perché.-‘Perché gli avvenimenti che ho attraversato mi hanno costretto a pormi delle domande, a fare certi ragionamenti. Mi hanno cambiato. Rimettendomi davanti alla domanda che l’uomo si fa da sempre: Dio esiste o no? La presenza della grazia e del peccato per me è la risposta a questa domanda. Così nell’atto totalmente gratuito di quei due ragazzi, che hanno salvato me e altre tre persone senza guadagnarci nulla, io ho visto la manifestazione della grazia. La prova dell’esistenza di Dio. Lì, così, in un giorno qualsiasi di un Paese africano, in una guerra tremenda, in un massacro senza luce, semplicemente, si è manifestata la grazia.’».
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