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La poesia è come un vino d’annata, come la musica eseguita da una grande orchestra. Va degustata, ascoltata, assaporata in solitudineZenit è un libro da tenere sul comodino, da aprire e sfogliare nelle ore della notte. Queste pagine contengono versi, credetemi, straordinari. Hanno una forza, una potenza spesso liberatrice. Un linguaggio ricercato, un’introspezione unica e rara. Sono le poesie di tre donne, figlie, compagne, madri, che sognano e narrano in versi sciolti la vita per un viaggio nell’inconoscibile intreccio di passioni e inquietudini.
Consuelo Casini, Roberta Petraglia, Simonetta Visconti, tre donne straordinarie, le cui parole possono intrecciarsi per creare nuovi orizzonti. Leggendo Zenit, la loro opera prima edita da Liber Exit, da scrittrice quale sono, mi sono divertita a comporre e scomporre i loro versi e ne ho tratto una poesia nuova, un qualcosa che nel libro non c’è, ma che lo rappresenta nell’unisono di voci creative e vibranti delle tre autrici esordienti. È quello che io ho colto e che voglio ritrasmettere così:

Si è posata sulla spalla
ha macchiato la pelle
del suo pulviscolo
facendolo cenere.
È volato via
polvere di un sogno
mai toccato.

Le mani danzano l’impazienza
e vorrei andare via da qui
ma il cuore si ferma
sui transiti delle tue ferite.

Non ci saranno confini per il mio amore.
Saprò sedermi e osservarvi camminare nel mondo
e quando tornerete, io ci sarò ancora.

Vi lascio così il mio invito a leggere e a far conoscere ad altri le loro poesie che sono come un carezza leggera piena di passione.

Alexandra Tempesta, scrittrice e giornalista, ha presentato Zenit, volume numero uno della collana Donne in Poesia, l’8 marzo 2014 a Roma presso Odradek, con questo singolare invito alla lettura scegliendo : “Polvere” di Consuelo Casini a pagina 9, “Prigioniera” di Roberta Petraglia a pagina 55 e “18/03/1993” di Simonetta Visconti a pagina 87.

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In foto: Consuelo Casini e Alexandra Tempesta