Opera prima segnalata da L’Unità, Il Corriere della Sera e Il Manifesto 8 marzo 2014, Liber Exit ha inaugurato l’attività editoriale con la collana Donne in Poesia presentando “Zenit” raccolta di versi inediti di Consuelo Casini, Roberta Petraglia e Simonetta Visconti, intervistate dalla giornalista Alexandra Tempesta per un esordio di successo nel cuore di Roma, presso la libreria Odradek affollatissima per l’occasione. Madrina la poetessa Bianca Maria Simeoni e con la partecipazione di rilievo dell’Editore Franco Lozzi e dell’Ambasciatore Silvio Mignano, poeta vincitore della 9^ edizione del prestigioso premio Sertoli Salis.
La scelta editoriale di Liber Exit è commentata da Rosanna Fronzuto e Beatrice Casini con la nota che si riporta integralmente per un accompagnamento alla lettura del libro:
Zenit, donne in poesia: il viaggio nell’inconoscibile.
“I fatti della vita sorprendono più di quanto immaginato poiché si realizzano attraverso intrecci tra pluralità di persone, situazioni, pensieri, sentimenti che sfuggono alla percezione completa. La consapevolezza del sopravanzare degli eventi, rispetto alla disposizione individuale verso gli stessi, sembra non dare altra possibilità che arrendersi all’inconoscibile.
Se c’è un’arte che si avvicina a riprodurre questa ‘verità mai possibile’ è senza dubbio l’arte femminile del vivere in continua tensione alla scoperta dell’irraggiungibile: il confine, e quindi la definizione, dell’io nel mondo.
Dalla scrivania dell’ufficio, dai fornelli accesi, dal latte preso come figlie al latte versato per i figli, da ogni angolo della prospettiva quotidiana, la donna rivolge lo sguardo all’incessante viaggio mentale, psichico, onirico verso l’insondabile.
Alcune donne avvertono questa spinta come pressione poetica che diventa asse esistenziale, ottica verticale che tra le innumerevoli interpretazione del sé, degli altri, delle inquietudini e delle passioni, rivela la più plausibile nell’identificazione con il trinomio poesia-amore-vita.
Non a caso Zenit, l’unica posizione del sole che non fa ombre sulla terra, è il titolo scelto da Liber Exit, associazione culturale romana no profit, per la prima pubblicazione, nella collana “Donne in poesia”, della raccolta di versi inediti di tre autrici esordienti.
Consuelo Casini, intrisa d’urgenza lirica come dice a presentazione di sé: “parole e versi mi sopraggiungevano con una forza viscerale profonda, dando consistenza all’estro e diventando fonte di libertà anche dai legami della punteggiatura”, quasi a segnalare che soltanto la libertà creativa le concederà l’accesso alla conoscenza di tutte le cose con il lusso delle maiuscole: ‘Quanto stupore al visivo/ che a stento comprende il non vivo/ Ma è risultanza d’incontro e visione/ Parte da luce e si completa nel cuore.’ (cfr. Il gioco d’ombra – p. 29)
Roberta Petraglia, poetessa “della pietra” si sofferma a riflettere “come la mente riesca a riciclare pietre di crolli anteriori e parole sfuse è un processo quasi sconosciuto” rammaricandosi che “nell’abnorme sviluppo industriale scientifico-elettronico” sia stato “accantonato il senso dell’armonico e del necessario” fino ad ammettere, in ispirazione poetica, che ‘nessun passo spezza sigilli/sull’impiantito logoro./Invecchia pure il tempo/fermo a contar sassi/sotto l’intonaco che sbecca/coi suoi artigli vigliacchi.’ (cfr. Piaggine – p. 78)
Simonetta Visconti, scandita dal tempo, titola le sue poesie con date certe perché la realtà ha le sue precipitazioni, rapide, violente, e quello che non si compie per anni, avviene in un giorno e bisogna consacrarne il momento trascrivendolo: “negli anni ho compreso che quelle parole non erano mie, bensì dettate letteralmente sotto ispirazione da un piano superiore”. E il 25 aprile 2002 profetizza di sé ‘E’ inverno. C’è vento e arriva dal mare./Sono alla scrivania e sto scrivendo il mio libro./Sarà pubblicato./ Il mio sogno si avvera.’ (cfr. 25/4/2002 – pag. 91)
Ed è nello scorrere in versi sciolti di ogni forma d’amore per la vita e del tempo in cui accade, che il lettore subisce, ad opera ipnotica delle autrici di Zenit, una fascinazione: il ritrovarsi inconscio ad Oltrepassare le parole come sembra preavvertire Lucrezia Palummo nel proemio.”
Liber Exit ringrazia le personalità intervenute, i moltissimi amici e partecipanti all’evento che si è tenuto sabato scorso con la contemporanea apertura del vernissage dell’astrattista romana Silvia Castaldo, le cui opere “Sembianze luminose” restano esposte anche nei prossimi giorni accessibili al pubblico presso Odradek, la Libreria in Via dei Banchi Vecchi 57, Roma.
Il Presidente dell’Associazione Erasmo Fronzuto e il Primo Socio Fondatore Graziano Fronzuto, ideatore del nome e del logo di Liber Exit, manifestano la piena soddisfazione per l’esordio di successo delle tre autrici prescelte ed augurano a tutti buona lettura dell’opera prima “Zenit” e una buona visione del vernissage “Sembianze luminose”.
In Foto: il presidente Erasmo Fronzuto, la poetessa Bianca Maria Simeoni e Consuelo Casini, co-autrice di Zenit.