Registri
I Manuale – Grand’Organo |
Unioni e Accoppiamenti |
1 Principale 16’
2 Principale 8’ 3 Flauto 8’ 4 Dulciana 8’ 5 Ottava 4’ 6 Sesquialtera 2 file 7 Decimaquinta 2’ 8 Ripieno 5 file 9 Tromba 8’ |
10 Unione Manuali
11 Unione I – P 12 Acuta I – P 13 Unione II – P 14 Acuta II – P 15 Acuta I 16 Grave II – I 17 Acuta II – I 18 Acuta II |
II Manuale – Espressivo |
Pedale |
19 Principale 8’
20 Bordone 8’ 21 Viola 8’ 22 Celeste 8’ 23 Ottava 4’ 24 Flauto 4’ 25 Nazardo 2’2/3’ 26 Flautino 2’ 27 Decimino 1’3/5’ 28 Ripieno 3 file 29 Trombina 8’ 30 Tremolo |
31 Contrabbasso 16’
32 Basso 8’ 33 Subbasso 16’ 34 Bordone 8’ 35 Flauto 4’ 36 Bombarda 16’ 37 Tromba 8’ 38 Tromba 4’
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Annulli |
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A Ance
A Ripieni A 16’ Man. A Gravi A Acute |
Accessori
4 Combinazioni Fisse a Pistoncino,
4 Combinazioni Libere Generali a Pistoncino richiamabili da Pedaletti,
Pistoncini di Richiamo Unioni8’richiamabili da Pedaletti
Staffa Crescendo Generale
Staffa Espressione
Pedaletti per Ripieno I e II, Ancia, Tutti
Pistoncini del Pedale Automatico;
Estensione
Tastiere di 61 note (Do–Do); Pedaliera di 32 note (Do–Sol).
Collocazione
In 2 corpi ai lati dell’Altare, verso l’Abside, che occupano due nicchioni con balconcini a mo’ di Cantorie.
Trasmissioni
Elettriche parzialmente rifatte da Guido Pinchi (1988).
Mostra
Ciascun Corpo ha una Mostra in zinco8’con disegno a cuspide con ali laterali.
Storia
La chiesa di San Marco è stata fondata contestualmente alla città di Latina nel 1932, e, come gran parte degli edifici della città, fu progettata dall’architetto Oriolo Frezzotti (Roma, 1888–1965). Fu la prima parrocchia della nuova città, e i PP. Salesiani ne presero possesso il 27 ottobre 1933 su espresso desiderio di Papa Pio XI (e si narra che S. Giovanni Bosco nei suoi sogni profetici aveva visto la nascita della provincia pontina). Successivamente Latina fu nominata sede vescovile insieme a Terracina, e S. Marco divenne concattedrale della diocesi appunto nominata “Terracina e Latina”.
La chiesa fu subito ornata da notevoli opere d’arte, tra cui una bella statua di S. Antonio che fu trasportata da Latina Scalo su un carro trainato da dodici buoi, con una reliquia del Santo donata dai religiosi di Padova, e i notevoli mosaici di tre angeli che ornavano l’abside (erano sulle murature tra le finestre absidali); ma andarono perdute a causa del bombardamento aereo americano del 1944. Si salvò invece l’alto campanile con le sue tre campane con decorazioni ed iscrizioni a rilievo e con la statua in bronzo dorato della Madonnina che lo sormonta, copia di quella del Duomo di Milano, donata dal R.A.C.I. (Reale Automobil Club Italiano) di Milano nel 1936; e si salvò anche la scenografica facciata sormontata dalle statue dei quattro Evangelisti, opera di Francesco Barbieri, scolpite in pietra di Veio su basamento di travertino.
Con solenne cerimonia presieduta dal cardinale Clemente Micara, il 12 giugno 1955 fu inaugurata la statua di S. Maria Ausiliatrice, dello scultore Nicola Arrighini di Pietrasanta, in marmo statuario, la cui sistemazione fu studiata dal geometra Amedeo Presutti del Comune di Latina (realizzazione di una alta stele in travertino e peperino alta circa12 m, con una fontana alla base realizzata utilizzando elementi della fontanella già esistenti in loco).
Nel 1967 fu anche realizzato un organo, commissionato all’organaro Libero Rino Pinchi. Come altri strumenti dell’organaro, anche questo, pur avendo molti registri reali, aveva molti timbri violeggianti, tuttavia v’era una certa logica ed un certo equilibrio fra i manuali, grazie soprattutto al Ripienino e al robusto Principale 8’ del II Manuale. Purtroppo, il Pedale era relativamente debole.
Queste scelte foniche di Libero Rino Pinchi furono parzialmente modificate dal figlio Guido con l’intervento del 1988, soprattutto col potenziamento delle ance e l’aggiunta di quelle del pedale.
La cattedrale è stata poi ulteriormente abbellita dopo il 2001, per opera del parroco don Roberto Colameo, con le vetrate dei finestroni della controfacciata (realizzate nel 2002 dalla ditta ARTENELVETRO di Carmela Padovano e Totò, Latina Scalo), i seggi del coro in legno intagliato, il nuovo altare maggiore e il crocifisso sospeso nel catino absidale.
Riporto infine la disposizione originale dei registri
I Manuale – Grand’Organo | II Manuale – Espressivo | Pedale |
Principale 16’
Principale 8’ Flauto 8’ Dulciana 8’ Ottava 4’ Unda Maris 2 file 8’ Decimaquinta 2’ Ripieno 5 file Tromba 8’
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Principale 8’
Bordone 8’ Viola 8’ Celeste 8’ Salicionale 8’ Flauto 4’ Ottava 4’ Nazardo 2’2/3’ Flautino 2’ Ripieno 3 file Oboe 8’ Voce Corale 8’ Tremolo |
Contrabbasso 16’
Principale 16’ Subbasso 16’ Basso 8’ Bordone 8’ Ottava 8’ Flauto 4’
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N.B.
I Manuale: il Registro Unda Maris2 f.8’è stato sostituito dalla Sesquialtera 2 file (2’2/3’+1’3/5’)
II Manuale: il Registro Salicionale 8’ è stato sostituito dal Decimino 1’3/5’
il Registro Tromba 8’ del G.O. è stato trasferito all’Espressivo e chiamato “Trombina” in quanto la sua intonazione era relativamente “dolce” mentre l’Oboe 8’ è stato sostituto dalla Trombina 8’.
La Tromba 8’ del G.O. attuale è stata costruita ex–novo (con tube in rame e intonazione più robusta).
Il Registro “Voce Corale” è stato rimosso.