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Busoni – Bottini Classicamente

Organo della Collegiata di Empoli

FERRUCCIO BUSONI

Busoni – Bottini

ClassicaMente

Organista Paolo Bottini

All’organo della Collegiata di Empoli, costruito nel 1968 da Bevilacqua per San Miniato al Monte a Firenze e qui trasferito nel 1974, ampliato da Chichi nel 2004

Bongiovanni – GB 5191-2

di Graziano Fronzuto

Cominciamo con qualcosa che nel pur esauriente libretto non c’è: la foto a colori dell’organo utilizzato, il cui insieme cassa-cantoria è veramente monumentale e avrebbe meritato una rappresentazione grafica più degna. A parte questa pecca, passiamo ad analizzare il contenuto del CD che contiene 24 brevi brani di Ferruccio Busoni tratti dal repertorio pianistico ed eccellentemente adeguati all’organo utilizzato da Paolo Bottini. La scelta dell’organo è un chiaro omaggio alla città natale del compositore così come il repertorio è scelto in base al 150° anniversario della sua nascita, e poco importa se l’organo presenta evidenti limiti soprattutto di espressività e di colore dei registri (il che rende l’ascolto un po’ monotono, nonostante l’indubbia maestria dell’interprete).

Dante Michelangelo Benvenuto Ferruccio Busoni (Empoli, 1º aprile 1866 – Berlino, 27 luglio 1924) è stato un compositore e pianista italiano naturalizzato tedesco, per cui il suo legame con la sua terra natale fu breve quanto labile. La sua precocissima carriera musicale lo portò sin da ragazzino a tenere concerti pianistici nelle maggiori capitali Europee, incluse Vienna e Berlino. La sua predilezione per il pianoforte si può dire non lasciò spazio ad altri strumenti tanto da divenire un pianista di prima grandezza, sia come esecutore che come compositore. Anche se, in vita, fu apprezzato più come esecutore che come compositore tanto che in questa seconda veste fu rivalutato solo in tempi recenti, e comunque dopo la sua morte (1924).

Il CD proposto da Bongiovanni, riesce ancora una volta grazie a Paolo Bottini nel prodigioso/temerario intento di legare Busoni all’organo, cosa che nella sua vita non avvenne mai.

Paolo Bottini domina e piega al repertorio prescelto un organo bello ma disomogeneo quale quello della Collegiata di Empoli che presenta vari registri aggiunti allo schema originario, inoltre ha tutte le canne corrispondenti alla prima tastiera distanti dalle altre (sono in una cappella a destra dell’altare maggiore) e ciò non sempre va a vantaggio della monoliticità dei brevi brani scelti per l’incisione.

Si tratta di tutte opere giovanili, legate ad uno stile vagamente classico e ancora non contraddistinte dall’evidente virtuosismo delle opere più mature.

Ancora una volta un CD da non perdere per chiunque ami non solo lo strumento, il compositore e l’artista ma anche e soprattutto la Musica con la maiuscola!

Settembre 2016 – Graziano Fronzuto