Vienna – L’organo della VotivKirche
Vienna – VotivKirche
Johannes Lenius
CD della Parrocchia della VotivKirche
La VotivKirche (chiesa Votiva) è un imponente edificio neogotico costruito su progetto di Heinrich von Ferstel sul Ring (anello), lungo viale che circonda Vienna e che sorse sul posto delle mura demolite per la loro sopravvenuta inutilità e per consentire l’allargamento della città. Fu costruita per iniziativa dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo (che fece una corposa donazione, il resto venne raccolto a seguito di sottoscrizione popolare) a partire dal 1856 come voto per l’incolumità del fratello, l’imperatore Francesco Giuseppe, a seguito di un attentato subito ad opera di un indipendentista ungherese. La chiesa, a croce latina, è sovrastata da due imponenti campanili che spiccano per la loro altezza e per la loro leggerezza dovuta ai trafori gotici che ne impreziosiscono la parte alta e le guglie.
L’organo, posto sulla cantoria sopra l’ingresso principale, fu costruito da Eberhard Philipp Walcker di cui costituisce l’op. 306, collaudato nel 1878 da una commissione composta dai più rinomati organisti tedeschi ed austriaci del tempo: Anton Bruckner, Johannes Brahms, Joseph Gabriel von Rheinberger, è composto da 61 registri su 3 manuali e pedaliera con una poderosa batteria di ance che comprende anche un Cornettino 2’ al Grand’Organo. Lo strumento è stato restaurato da Klais nel 1996 rispettando la struttura fonica e meccanica (con leva Barker) originali.
Il CD è in vendita in chiesa: c’è un distributore automatico simile a quelli per bibite che contiene oggetti commemorativi della chiesa: la guida (in Tedesco, Inglese, Francese), cartoline varie dell’esterno e dell’interno, oggetti sacri di vario genere (Rosari, statuette votive ecc.) ed anche questo CD. Inseriti i 15 Euro necessari, una vite senza fine estrae un CD e lo fa cadere nel cassetto raccoglitore posto in basso alla macchina, come se si trattasse di un’aranciata o di un succo di frutta.
Il contenuto è assai vario: si comincia con Johann Sebastian Bach: Toccata e Fuga in Re minore BWV 565 (specchietto per le allodole per tutti gli appassionati di musica che si approcciano all’organo per la prima volta); si prosegue con Felix Mendelssohn: Sonata per organo n.2 Op. 65 n.2; Franz Liszt: “Ave Maria”; César Franck: Preludio, Fuga e Variazione op.18; Johannes Brahms Corali dall’op.122: “Herzlebster Jesu”, “O wie selig seid ihr doch”, “O Welt, ich muβt dich lassen”, “Herzlich tut mich verlangen”; si conclude con Anton Bruckner: Preludio in Do maggiore “Preludio di Perger”, Introduzione e Fuga in Do minore.
Iniziare con la Toccata e Fuga in Re minore BWV 565 di Bach è tipico di molti CD-souvenir come questo, e anche se l’organo è tardoromantico il pezzo non sfigura, merito dell’interpretazione di Lenius e soprattutto della formidabile intonazione che E.F.Walcker ha saputo dare allo strumento. Spiccano le misture, notevolissime per bellezza e cristallinità, ma spiccano anche i Fondi, soprattutto quelli di 8’, che insieme ai Flauti di 4’ e di 2’ rendono il pezzo brillante e ben degno di figurare sul CD.
Più adeguata all’organo la Sonata Op.65 n.2 di Felix Mendelssohn, in cui Lenius sfrutta le combinazioni di registri più varie e più adeguate all’organo, che brilla in tutto il suo splendore, soprattutto nella Fuga finale. L’Ave Maria di Liszt è un pezzo relativamente lungo (oltre 7 minuti) in cui l’interprete gioca tutte le sue carte nella bellezza dei timbri dell’organo. Adattata all’organo, di intonazione tedesca, la composizione di César Franck riesce un po’ meno bene anche se i flauti sono veramente belli e convincenti; anche la Fuga centrale, con i suoi passi in FF, rende giustizia alle misture dell’organo. I quattro corali di Brahms lasciano ampia libertà all’interprete che sceglie i giusti registri e i giusti cambi di tastiera, evidenziando ancora una volta la bellezza dei timbri dello strumento. Particolarmente adatti all’organo, i brani di Bruckner che -lo ricordo- fu uno dei collaudatori dello strumento, che vengono eseguiti con maestria impeccabile e impeccabilmente resi dall’organo con i suoi timbri tardoromantici tedeschi di indubbia bellezza.
Il libretto, solo in Tedesco, ha in copertina la foto dell’organo e ha all’interno la storia dell’organo e del suo restauro, una dissertazione sulla funzione dell’organo in chiesa, e le note critiche sui brani incisi e sugli autori; segue un sommario di quanto scritto in Tedesco in Inglese, un testo molto più breve. C’è una foto in b/n dell’interprete e il suo curriculum, la disposizione fonica dell’organo e le informazioni tecniche sulla registrazione e sull’incisione.
Raccomandato a tutti i cultori degli organi di E.F.Walcker e agli amanti della musica del XIX sec. suonata su organi coevi tedeschi.
Settembre 2023
Graziano Fronzuto