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NIELSEN LUDVIG (1906-2001)

Soprano: Mona JULSRUD

Biørn Kare MOE al grande organo Steinmeyer (1930, 1962) della cattedrale di Nidaros a Trondheim, Norvegia

L’imponente cattedrale di Nidaros a Trondheim è il più vasto edificio religioso della Norvegia; costruito in stile romanico-gotico per volontà del re Sant’Olaf nel XIII sec., ha passato travagliate vicende fino al restauro statico-conservativo della fine del XIX sec. e di quello per il 900° anniversario della morte del re Santo nel 1930.

Al suo interno, nel lato sinistro del transetto, si trova un organo costruito da Johann Joachim Wagner del 1740, ordinato appositamente a Berlino all’organaro regio della Prussia quale Wagner era; negli anni ’30 del XX sec. si costruì un organo gigante (riesenorgel) da parte di Steinmeyer (126/IV), che venne collocato nel lato destro del transetto e collegato all’organo antico. In sede di successivi restauri l’organo Steinmeyer venne separato dall’organo Wagner che tornò al suo antico splendore con un certosino lavoro di restauro di  Jürgen Ahrend del 1993-94, mentre l’organo Steinmeyer ebbe un decennio di declino fino al suo successivo restauro.

A quest’organo è legata la figura di Ludvig Nielsen (Født 3. febbraio 1906 – Borge i Østfold, 22. aprile 2001 Trondheim) che fu un compositore, direttore di coro nonché organista della cattedrale di Nidaros per 41 anni dal 1935 al 1976 e poi sporadicamente fino al suo ritiro nel 1991. Nella sua lunghissima vita scrisse una grande quantità di opere, molte delle quali dedicate all’organo e al corale Luterano, un’antologia delle quali è registrata su questo CD.

Il CD si apre con le campane della cattedrale di Nidaros che suonano a distesa.

Prosegue poi con le opere di Nielsen: innanzitutto la Fantasia sopra la GAMLE OLSOKMELODIER: SEKVENSEN “LJOSET YVER LANDET DAGNA” OG ANTIFONEN “DETTE ER DAGEN SOM HERREN HAR GJORT” per organo solo, Op.4 (1941) suddivisa in Toccata, Antifona, Corale. Si prosegue con tre Salmi per voce ed organo: lyr, krukka brast. Op. 50b (1980) su testo di Karl Gerok; Nathan SlJderblom. johannes Smemo Kun dagligdags er ali din dont. Op. 11 (1963) su testo di Henrik Wergeland; Herre. jorda er din klednad. Op, 33b (1973) su testo di Alfred Hauge.

Da 150 ENKLE OG LETTE ORGELKORALER TIL NORSK KORALBOK. Op. 67 (1988): ‘ychoi m Eg ser deg. Gud. i kvar den bio m som tirer, melodia di Trond Kvemo; Brid for verden lot du vokse, melodia di Anfinn 0ien (dal terzo libro).

Dai SALME per voce e organo: Du er Gud over ar og tider, Op, 40b NO.1 (1977) testo di Alfred Hauge; Guds kirke star sa Op, 36 NO.1 (1976) su testo di Christopher Knudsen.

Seguono Capriccio Corale su “H0YR, KRUKKA BRAST, OG OlJEN SER DU RENNE” per organo solo, Op. 50a (1980); dai Salmi per voce e organo “filpet er fullendt”, Op. 40b NO.2 (1977) su testo del vescovo Ame Fjelbu; dai salmi Op. 47a (1979) “Før dagsens siste ijos døyr ut” testo latino del VI sec., trascritto in norvegese da Arve Brunvoll.

Poi viene la monumentale fantasia su VENI REDEMPTOR GENTIUM ET DIES IRAE per organo solo Op. 52 (1981) articolata in Variazioni, Toccata, Intermezzo, Fuga con la melodia popolare “Vreidedagen verdi tyner”.

Si sentono quindi nuovamente  le campane della cattedrale di  Nidaros e le Variazioni sul canto popolare norvegese “NGEN VINNER FREM Tll DEN EVIGE RO” per organo Op.2 (1941)

Tutta questa musica fa ben comprendere lo stile e le preferenze di Nielsen: assolutamente tonale con qualche sprazzo di lieve cromatismo qua e là. Nonostante l’epoca di composizione (seconda metà del XX sec.) non si avverte nessuna innovazione novecentesca né l’influenza dei maggiori compositori per organo del periodo. Insomma lo stile di Nielsen è più vicino a Mendelssohn che non a Reger o a Hindemith e tutti i brani cantati non sono altro che dei lied per voce e organo assolutamente tonali con qualche modulazione anche complessa ma mai troppo. Per Nielsen il novecento non esiste: i suoi brani sembrano ottocenteschi e nemmeno  più arditi (come quelli di Rheinberger o Widor) ma tant’è. Evidentemente era ciò che il pubblico apprezzava di lui e che il pubblico si aspettava da lui.

L’organo sostiene vigorosamente il canto nei brani cantati e mostra tutta la sua potenza e la varietà della sua ricca tavolozza sonora nei brani solistici, cosa questa che dimostra che Nielsen, pur non componendo come altri suoi compositori coevi, era a suo modo un virtuoso dell’organo ed in particolare di questo organo che rende bene i suoi contrappunti e le sue melodie accompagnate dimostrando una sinergia organo/autore che ha pochi altri esempi così pregnanti.

Biørn Kare Moe interpreta con la giusta intensità i brani di Nielsen, lo fa con rigore e aderenza allo spartito molto corretti, anche se qualche rubato non avrebbe nuociuto all’ascolto, anzi lo avrebbe ravvivato. La presa del suono effettuata da Kristine Kaasa Moe (evidentemente sua moglie) è convincente e particolarmente adeguata alle difficoltà di registrazione di un RiesenOrgel suddiviso in più corpi in una chiesa grande e risonante. Mona Julsrud è il soprano che canta le numerose melodie accompagnate del disco e lo fa con grande trasporto emotivo e con la giusta intonazione. Rende bene anche le nouances piano e forte e i crescendi ed i diminuendi. Certo anche lei avrebbe fatto bene a inserire qualche rubato ma il CD si basa sul rigoroso attenersi alla partitura senza prendersi libertà interpretative che evidentemente sono sembrate agli interpreti fuori luogo.

Il libretto, integralmente in Inglese, riporta la storia della cattedrale e dell’organo, costruito in corrispondenza dei restauri del 1930 -900° anniversario della morte del re Sant’Olaf, patrono della Norvegia- nel transetto destro con 127 registri su 4 tastiere e pedaliera. Successivamente fu ridimensionato e collocato sulla porta d’ingresso, mentre i registri esclusi dalla ristrutturazione andarono a formare un organo corale nei pressi dell’altare maggiore. Nel 1993 Edgard Krapp, professore all’Accademia Musicale di Monaco di Baviera e Gotthard Arnér, organista della cattedrale di Stoccolma, espressero il parere di riportare l’organo alle originarie dimensioni, cosa che entusiasmò lo stesso Nielsen, e che venne attuata pochi anni dopo da Kuhn con l’apporto della ditta inglese di Henry Willis per le canne del Solo.

Il libretto prosegue con i curricula dei due artisti e con i testi dei brani cantati, in Norvegese con a fronte la traduzione in Inglese. In copertina c’è una foto dell’interno della cattedrale e in quarta di copertina la foto di Nielsen. Non c’è purtroppo la disposizione fonica dell’organo reperibile in internet e visibile QUI.

Consiglio il CD agli appassionati di musica tonale del XX sec. e agli appassionati di RiesenOrgeln, non rimarranno delusi e scopriranno un prolifico compositore Norvegese che li soddisferà.

Maggio 2024

Graziano Fronzuto