VALVASONE – Organo della Cattedrale – organo di SS Pietro e Paolo
L’organo nella Venezia del XVI secolo
Massimiliano Raschietti
CD Symphonia SY 00177
Questo CD è di contenuto assai interessante comprendente unicamente brani di musica veneziana del XVI secolo: Claudio Merulo, Toccata Quarta, La Pazza; Andrea Gabrieli, Ricercar del Primo Tono, Toccata del Nono Tono, Canzon detta Qui la dira; Anonimo, Pavana in passo e mezzo, Bernardo non puol star; Andrea Antico, Chi non crede, Frena donna i tuoi bei lumi, Animoso mio desire; Anonimo, el pomo de lo Pomaro; Claudio Merulo, Toccata Quinta; Hans Leo Hassler, Ricercar Secundi Toni; Gioseffo Guami, Toccata del Secondo Tono, Canzon a quattro. L’organo utilizzato è quello di 12’ costruito nel 1535 da Vincenzo Colombo per il Duomo di Valvasone (provincia di Pordenone) restaurato da Francesco Zanin di Codroipo nel 1999, tranne per i pezzi di anonimo e di Andrea Antico eseguiti sull’organo da tavolo della chiesa dei SS. Pietro e Paolo coevo dell’altro ma di cui non si conosce il costruttore, restaurato da Alfredo Piccinelli di Padova nel 1990, comprendente i soli registri di Flauto 4’ (sempre inserito e collocato nella doppia facciata, anteriore e posteriore, che l’organo possiede), Principale 2’ e Ottava 1’.
Si tratta di due bellissimi strumenti cinquecenteschi, coevi al repertorio inciso nel CD, gli unici due rimasti di scuola veneziana di quel periodo. Infatti, com’è noto, a Venezia gli organi sono stati tutti costruiti o rimpiazzati da strumenti di Pietro Naccnihi, per una certa quota, e per il resto da Gaetano Callido re dei costruttori d’organo veneziani del settecento.
Perciò per suonare la musica veneziana per organo del cinquecento, un repertorio ricchissimo e stupendo, non lo si può fare a Venezia, né nel Veneto o nelle Marche dove gli strumenti storici sono stati tutti costruiti da Gaetano Callido due secoli dopo, ma bisogna andare altrove piuttosto lontano come in particolare a Valvasone, dove ci sono questi due organi originali del cinquecento ben conservati e ben restaurati. Si potrebbe obiettare che nella chiesa di San Salvador, nel lato sinistro del transetto, è stato realizzato nel 2010 da Jurgen Ahrendt un organo con le caratteristiche cinquecentesche (l’organo callidiano fuori uso è stato smontato per essere ricollocato sulla cantoria sulla porta d’ingresso) ma le misure e l’intonazione sono stati desunti dall’organo del Duomo di Valvasone quindi tanto vale usare questo strumento per l’incisione del presente CD.
L’organo del Duomo di Valvasone fu costruito, come abbiamo detto, da Vincenzo Colombo, molto famoso nell’epoca in cui visse tanto da essere nominato manutentore degli organi della Basilica di San Marco a Venezia. Lo strumento ha facciata di 12’ in cinque campi ciascuno con le canne disposte a cuspide (ricordiamo per inciso che gli strumenti di Callido hanno facciata a cuspide con ali laterali) e grandi portelle che da chiuse rappresentano la caduta della manna dal cielo e da aperte rappresentano il sacrificio di Isacco e quello di Melchisedec, realizzate dal Pordenone e completate con i pannelli della cantoria da suo genero Pomponio Amalteo; il suo temperamento è mesotonico e la sua estensione è da Fa0 a Fa5 senza i primi due tasti cromatici.
L’organo conservato in SS.Pietro e Paolo è coevo ma non se ne conosce l’autore. Su di esso l’interprete suona i brani di Anonimo e di Andrea Antico con alimentazione manuale dei mantici cui provvede l’amico avv. Lorenzo Marzona e con accompagnamento dei brani 6-7 e 10-11 con percussioni rinascimentali suonate da Alberto Macchini.
I brani scelti costituiscono un grande affresco di musica rinascimentale Veneziana, dalle imponenti Toccate, dai poderosi Ricercari, dalle eleganti canzoni dai titoli stravaganti ricavati dalle composizioni vocali da cui sono tratti i rispettivi temi. Massimiliano Raschietti si rivela essere un interprete raffinato ed attento, che si prende qualche libertà nei lunghi passaggi di scale e negli incipit delle composizioni. Il brano più lungo e più rappresentativo è il Ricercar Secundi Toni di Hans Leo Hassler (compositore tedesco che tra il 1584 e il 1586 fu allievo di Andrea Gabrieli maestro di cappella a San Marco a Venezia) che Raschietti interpreta come un continuo inesorabile crescendo dalla prima battuta all’ultima, dal solo Principale 12’ fino a tutto il Ripieno.
Gli altri brani si contraddistinguono per la buona scelta dei registri, la ritmica rigorosa con qualche libertà che non guasta, l’approfondita scelta dei fraseggi.
Il libretto, in Italiano e in Inglese, presenta in copertina una Leda e il cigno e in quarta di copertina l’organo del Duomo a portelle aperte, il contenuto va dalla descrizione dei pezzi e dei compositori alla storia degli organi; c’è una foto in b/n dell’organo di SS. Pietro e Paolo e la disposizione fonica di entrambi gli strumenti con la descrizione delle altre caratteristiche foniche e tecniche. La foto dell’organo del Duomo a portelle chiuse è in piccolo sulla copertina della shell a fianco all’elenco dei brani incisi,
Consigliato a chi ama le rarità musicali e i capolavori d’arte organaria antica conservati nelle città di Provincia italiane.
Dicembre 2025
Graziano Fronzuto