Les Orgues de la Cathédrale de Malaga
Maria Grazia Filippi e Monica Henking (duo di organiste)
Organi della Cattedrale di Malaga
CD Arion ARN 68047
Come in molte cattedrali spagnole, anche nella cattedrale di Malaga esistono due organi settecenteschi posti uno di fronte all’altro sotto l’ultima arcata della navata prima del transetto. Qui i due organi, quasi gemelli, furono costruiti da Don Julian de la Orden in casse riccamente intagliate da Don José Martin Aldehuela e inaugurati nel 1781 e nel 1783. Si tratta dii strumenti di grandi dimensioni, con tre tastiere e pedaliera di 12 note, ciascuno con oltre 100 registri spezzati in bassi e soprani.
Le due organiste Maria Grazia Filippi e Monika Henking provengono da scuole diverse, ma hanno avuto un grande maestro in comune: Anton Heiller di cui sono state allieve in corsi di alto perfezionamento musicale. Ciò consente alle due organiste un affiatamento raro che spicca in modo inequivocabile nei brani per due organi.
I brani incisi sono nell’ordine: Antonio Soler, Concerto n.1 per due organi; Sonata in Re minore eseguita dalla sola Maria Grazia Filippi, Concerto n.6 per due organi; Anonimo, Ligaduras du 3e ton eseguita dalla sola Monika Henking; Anonimo, Tiento Lleno de 2e Ton eseguita dalla sola Monika Henking; Juan Baptista Josué Cabanilles, Tiento de falsas du 1e ton eseguito dalla sola Maria Grazia Filippi; Josef Barrera, Sonata per due organi e ancora una Sonata per due organi dello stesso autore.
Questi ultimi due brani sono stati incisi per la prima volta su questo CD, che è anche il primo inciso con i due organi della cattedrale di Malaga.
Gli organi hanno timbri brillanti e sfolgoranti: i concerti di Soler e le Sonate di Barrera spiccano per la loro bellezza e per la sapienza con cui gli strumenti vengono utilizzati dalle due bravissime interpreti. Anche nei brani “a solo” spicca la bravura delle due interpreti che sembrano permeare con la propria personalità le note dei brani loro affidati, rendendo personali le interpretazioni pur nel rispetto dello spirito dei brani, cosa che appare più difficile a farsi che a dirsi.
Il libretto, in Francese ed in Inglese, descrive i due organi e i pezzi registrati e i curricula delle due interpreti né mancano le lunghissime disposizioni foniche dei due strumenti. Un po’ piccola la foto di copertina che cerca di inquadrare la mostra principale dell’organo di sinistra e la mostra posteriore dell’organo di destra di questi due organi giganteschi per l’epoca in cui furono costruiti.
Il CD merita ampiamente di far parte delle collezioni degli appassionati, soprattutto per la rarità dei brani ascoltabili e per la bellezza dei due organi registrati qui per la prima volta, come dicevamo, che rendono piena giustizia alle esecuzioni a doppio organo tipiche della storia della musica organistica spagnola.
Maggio 2022
Graziano Fronzuto