L’organo del Duomo di Spilimbergo
La musique d’orgue Italienne (Vol.1) “La Renaissance”
Massimo Nosetti
À l’orgue historique (16eme s.) de la Cathedrale Santa Maria Maggiore de Spilimbergo (reconstruction Zanin 1981)
CD Syrius SYR 141304
Il CD di cui parlerò oggi è una delle incisioni del compianto maestro Massimo Nosetti, scomparso a soli 53 anni nel 2013 per un male incurabile, che ho avuto il piacere di conoscere di persona e di restare in contatto con lui per vari anni.
Si tratta dell’incisione di vari pezzi del XV e XVI secc.: Andrea Antico, Frottola “occhi miei lassi”; Marcantonio Cavazzoni, Ricercare III; Jacobo Fogliano, Ricercare; Girolamo Cavazzoni, Hymnus “Ave Maris Stella”, Magnificat primi toni, Quia respexit, Deposuit, Suspecit, Gloria Patri; Andrea Gabrieli, Toccata del 5° Tono, Fantasia allegra; Claudio Merulo, Toccata prima del 5° tono; Giovanni Gabrieli, Canzon prima detta “La spiritata”, Canzon seconda; Girolamo Diruta, Ricercare dell’8° tono; Adriano Banchieri, Fantasia seconda, La Battaglia; Giovanni Maria Trabaci, Durezze et Ligature; Tarquinio Merula, Capriccio cromatico; Girolamo Frescobaldi, Toccata nona, Partite sopra l’aria de la Monica, dai Fiori Musicali, Messa della Madonna: Recercar dopo il Credo, Toccata per l’Elevazione, Capriccio sopra la Girolmeta.
Come si vede, il contenuto del CD consiste in una vera e propria miscellanea davvero ricca che comprende autori veneti ma anche dell’Italia centrale e meridionale (Trabaci). Sono tutti brevi brani che permettono all’interprete di mostrare tutte le possibilità timbriche dell’organo utilizzato.
Lo strumento non è l’originale di Bernardino Vicentino del 1524 poiché fu demolito nel corso dei “restauri” del Duomo di Spilimbergo nella prima metà del XX sec.; di esso si è conservata la cassa di Venturino da Venezia (sia pure molto integrata) che è stata rimontata com’era e dov’era in occasione della ricostruzione dell’organo da parte di Gustavo Zanin (Ditta Cav. Francesco Zanin di Gustavo Zanin) nel 1981. Si tratta di un organo di 12’ (tastiera e pedaliera iniziano dal Fa) di grandi dimensioni particolarmente sonoro e ben riuscito nel suo intento di far rivivere l’organo rinascimentale perduto. D’altronde basta ascoltare Nosetti su questo strumento per rendersi conto che la tradizione veneta non è morta ma rivive nell’opera di Zanin che riesce nel difficile compito di far rinascere un organo cinquecentesco in maniera autentica e convincente.
Il libretto, in Francese e in Italiano, è esauriente e documentato e arricchisce il CD in modo impeccabile. Naturalmente è riportata la disposizione fonica dell’organo e le sue caratteristiche e c’è una foto dell’interprete alla consolle di un organo callidiano (non è la consolle di quest’organo). La copertina ritrae l’organo con i suoi portelli e la sua cantoria con i riquadri dipinti da Giovanni Antonio de’ Sacchis detto “il Pordenone”, ricomposti dopo la demolizione com’erano e dov’erano. Le figure ritraggono: Assunzione di Maria (portelli chiusi); Caduta di Simon Mago (portello aperto di sinistra); Conversione di Saulo (portello aperto di destra). La cantoria è formata da cinque tavole con le Storie della Vergine, mentre negli spazi laterali sono raffigurati dei Paggi.
Lo strumento, che ho suonato grazie all’amico avv. Lorenzo Marzona e di cui ho un bel ricordo, ha dei timbri particolarmente belli e ben caratterizzati, ben ripresi dal tecnico della Syrius Bernard Seveu.
Le interpretazioni di Nosetti sono tutte di alto livello, all’altezza della fama di questo artista scomparso troppo presto; riesce a non far apparire monotona la lunga serie di pezzi incisi anzi li caratterizza uno per uno con l’interpretazione “giusta” per timbrica, ritmica, tecnica e anche un po’ di “rubato” che non guasta.
In definitiva un CD che tutti gli appassionati dell’organaria veneta dovrebbero avere nella propria collezione così come anche coloro che hanno apprezzato Massimo Nosetti in vita, rimpiangendo di non averlo ascoltato abbastanza.
Febbraio 2022
Graziano Fronzuto