da Rosanna Fronzuto | 21 Lug, 2023 | Catalogo, Musica, News
54 Studi del Maestro Graziano Fronzuto
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“Rilievi d’Organo” si basa su 54 CD scelti nella ricca collezione di Graziano Fronzuto e da questi recensiti criticamente con brevi annotazioni su contenuto, interprete, edizione e libretto. CD d’organo non tutti facilmente reperibili, ma in buona parte ancora in commercio e pertanto a tutt’oggi acquisibili. Contengono i suoni di organi internazionali di difficile raggiungimento (sarebbero necessari molti viaggi mirati) ma che tramite i CD stessi possono essere apprezzati in tutto il loro splendore: dai PPP ai FFF, da un repertorio ad un altro tutti appropriati ai singoli strumenti. “Rilievi d’Organo” non ha pretese di guida, ma costituisce un suggerimento per intenditori, che non deluderà chi vorrà ascoltare uno o più dei pregevoli 54 CD attenzionati dal M° Graziano Fronzuto.
2^ Edizione giugno 2023, impaginazione e stampa Tipografia Eurosia Roma.
Prefazione di Anna Maria Funari, autrice di narrativa, fiabe e saggistica
Quando mi è stato proposto di scrivere la prefazione a “Rilievi d’Organo”, come prima cosa mi sono chiesta se sarei stata all’altezza di affrontare questa sfida; ho letto con interesse il testo di Graziano Fronzuto e poi ho deciso di buttarmi nella nuova, interessante e piacevolissima avventura. La lettura non solo mi ha introdotto nel meraviglioso mondo di questi strumenti, alcuni molto antichi e conservati con estrema cura nelle cattedrali e nelle chiese di mezza Europa, ma mi ha anche permesso di conoscerne le caratteristiche che li rendono unici.
L’autore tuttavia non si limita assolutamente a fornire, per ognuno di loro, una mera “scheda tecnica”, ma ne fa un interessante studio che indica, per ogni singolo strumento, esecutori e brani che, alla luce della sua personale esperienza di organista, meglio si adattano ai singoli registri di un organo piuttosto che ad un altro, completando ogni descrizione con un suo personale pensiero, senza mai cadere in un linguaggio pedante o “ingessato” in tecnicismi prettamente musicali, ma lasciando piuttosto un ampio spazio alle sue più intime emozioni che sfociano in parole che divengono esse stesse musica.
Graziano Fronzuto è, infatti, un musicista di provata esperienza e di estrema sensibilità. Della sua esecuzione della Sonata n. 12 in Re b Maggiore e della Sonata n. 11 in Re Minore di Joseph Gabriel [Ritter von] RHEINBERGER, Federico Borsari scrive “Alla consolle del maestoso organo della Basilica di San Giovanni Bosco di Roma, Graziano
Fronzuto libera tutte le potenzialità stilistico-formali ed emozionali di queste Sonate in un turbinìo di sensazioni musicali che solo un organista appassionato, competente e di grande esperienza riesce a fare, coadiuvato egregiamente da uno strumento che pare fatto apposta per rendere nel migliore dei modi questa musica, con le sue sonorità al tempo stesso affettuosamente romantiche, solidamente classiche e grandiosamente solenni.”
La sua raccolta di 54 studi rivela quindi, al lettore attento, non solo la conoscenza e l’esperienza tecnica, ma porta in piena luce il profondo legame che lo unisce a questi strumenti potenti, imponenti e decisamente impegnativi, ma anche la profonda passione con cui esegue i suoi concerti.
Concludo dicendo che “Rilievi d’Organo” è certamente un testo accessibile sia agli esperti del settore che a coloro i quali, ai primi approcci con questa tipologia di strumento, sono desiderosi di conoscere storia e caratteristiche di quelli che sono gli strumenti maggiormente rappresentativi del mondo degli organi e ritengo non dovrebbe mancare in nessuna libreria di chi si definisce anche solo semplicemente “musicista”, poiché rappresenta davvero un testo di indiscutibile valore culturale.
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Indice di “Rilievi d’Organo”
I FROM STANLEY TO WESLEY VOL.2
II ALBERT SCHWEITZER
III ALKAN
IV MATTHIAS WECKMANN ORGAN WORKS VOL. I
V DIE KLAIS-ORGEL IM DOM ZU AACHEN
VI ORGELPORTRAIT ST. ANNA – AUGUSBURG
VII LOUIS VIERNE – PIÈCES DE FANTAISIE
VIII L’ORGANO CARLEN – WALPEN DI BACENO
IX MUSICA D’ORGANO A ROMA TRA RINASCIMENTO E BAROCCO
X BERLINER DOM SAUER ORGEL
XI JOSEF GABRIEL VON RHEINBERGER VOL. I
XII JOSEF RHEINBERGER
XIII ROMANTIC ORGAN
XIV WEST EUROPEAN ORGAN WORKS
XV FANTASY ON CARLISLE
XVI ORGANS IN THE CITY OF CORK – IRELAND
XVII FERNANDO GERMANI
XVIII GIGOUT
XIX DOMENICO SCARLATTI
XX CARL PHILIPP EMANUEL BACH
XXI MOZART ORGAN MUSIC
XXII JERUSALEM ON HIGH
XXIII LANDSBERG ORGANO STORICO NELLA CHIESA DI SANTA CROCE
XXIV MICHELANGELO ROSSI
XXV ORGANI DELLA CHIESA DI SAN TOMASO A LIPSIA
XXVI EL ÓRGANO DE LA CAPILLA REAL
XXVII LES ORGUES DE LA CATHÉDRALE DE MALAGA
XXVIII ORGANO DEL SOL MAYOR – MARBELLA
XXXIX ORGANO DEL DUOMO DI MILANO
XXX FRANZ JOSEPH HAYDN
XXXI TWO CENTURIES OF BRITISH ORGAN MUSIC
XXXII MUSICA BAROCCA PER ORGANO DELLA GERMANIA DEL SUD
XXXIII ORGANO IN CONCERTO
XXXIV BELGISCHE ORGELROMANTIK
XXXV LEFÉBURE-WÉLY
XXXVI PADRE DAVIDE DA BERGAMO
XXXVII ORGELPORTRAIT ST. ANNA – AUGUSBURG
XXXVIII FRANCESCO E PIERGINO MAURELLI (ORGANO A 4 MANI)
XXXIX RHEINBERGER SECONDO GRAZIANO FRONZUTO CD CONTRADANZA N.1
XL RHEINBERGER: ORGAN MUSIC
XLI MARIE-CLAIRE ALAIN
XLII DUPRÉ-FRANCK-WIDOR
XLIII CHRISTOPH ALBRECHT
XLIV DIALOGUE FOR TWO ORGANS
XLV DOMENICO SCARLATTI
XLVI SOUTHWARK CATHEDRAL LEWIS ORGAN
XLVII LA MUSIQUE D’ORGUE ITALIENNE (VOL.1) “LA RENAISSANCE”
XLVIII JAN PETERSZOON SWEELINK
XLIX THE SALISBURY SOUND
L VAGO E DOLCE CONCENTO – L’ARTE DI SONAR L’ORGANO A NAPOLI
LI ORGANI STORICI DELLA CATTEDRALE DI VERONA
LII I SUONI DI VILLA D’ESTE – TIVOLI
LIII ORGANI DELLA NUOVA OLANDA
LIV THE WORLD OF THE ORGAN
da Graziano Fronzuto | 7 Lug, 2023 | Musica
Robert SCHUMANN
The complete organ music
Olivier Latry all’organo Thomas e Jean-Jacques Lafontaine 1717 – Aristide Cavaillé-Coll 1855 della cattedrale di Notre Dame di Saint Omer
CD SONY SK 57490
Robert Schumann (Zwickau, 8 giugno 1810 – Endenich, 29 luglio 1856) è stato un virtuoso del pianoforte, concertista, compositore e critico musicale (per inciso non nascose la propria invidia quando seppe che la sorella Clara, anch’ella pianista e compositrice, guadagnava più di lui); tra il 1845 e il 1846 rivolse la propria attenzione al pianoforte con pedaliera (pedalfluegel) per il quale compose tre raccolte di pezzi che sono stati qui registrati per intero.
Si tratta di Sei studi per pianoforte con pedaliera op.56 (1845); Quattro schizzi Op.58 (1846); Sei fughe sul nome di B.A.C.H. Op.60 (1845-46).
Olivier Latry è uno degli organisti più famosi del mondo; titolare dal 1985 del Grande Organo della Cattedrale Notre Dame di Parigi con Philippe Lefebvre cui si è aggiunto nel 2016 Vincent Dubois, è noto per il suo vastissimo repertorio oltre che come improvvisatore e concertista. Si è autodefinito ambasciatore della musica francese per organo nel mondo, e in realtà ci sta riuscendo molto bene. Qui si misura con la musica tedesca di Schumann, da lui stesso adattata all’organo classico francese.
L’interprete adatta molto correttamente i pezzi all’organo francese che sta suonando, sfruttando la ricca tavolozza sonora dello strumento. Così si odono i bellissimi Flûtes, i corposi Jeux des Fonds, i trascinanti Jeux des Anches e le Mixtures ecc. Il pathos romantico di Schumann è reso molto bene, con i giusti cambi di timbro e di tastiera e con i rubati (di cui Schumann era sommo interprete) ai posti giusti.
Spiccano tra tutti il 3° Studio e l’ultima Fuga, che prescrive un progressivo rubato dall’inizio alla fine (Andante via via ravvivandosi fino all’allegro), dove Latry dimostra una lettura della partitura estremamente corretta e con i giusti registri.
Il libretto, in Inglese, Francese e Tedesco, riporta note critiche sui brani suonati, la storia dell’organo di Saint Omer e il tutto sommato inutile curriculum di Latry; c’è anche la ricca disposizione dell’organo con il suo inusuale ordine delle tastiere: Positif de Dos; Grand’Orgue; Bombardes; Récit. Sulla copertina una foto dell’organo a colori virati in azzurro.
Luglio 2023
Graziano Fronzuto
da Graziano Fronzuto | 3 Lug, 2023 | Musica
The Archbishop’s Fanfare
James Lancelot suona l’organo della cattedrale di Durham
CD Priory 346
La cattedrale di Durham è il più grande monumento romanico inglese ed è la seconda cattedrale romanica per dimensioni dopo il Duomo di Spira in Germania. I possenti pilastri si alternano ad altrettanto possenti colonne su cui sono scolpiti motivi geometrici che ne rendono più agile il volume. Non a caso parti di questa cattedrale compaiono nella serie di film su Harry Potter come strutture portanti del castello di Hodgwart.
In questa chiesa si sono succeduti organi sin dal XV sec.; l’organo attuale è stato costruito da Henry “Father” Willis nel 1876 e successivamente ampliato in più riprese da Harrison & Harrison fino alle attuali dimensioni (98/IV) di riesenorgel (organo gigante).
Il CD si apre con Francis Jackson “The Archbishop Fanfare”, un breve pezzo per evidenziare le Tube dell’organo; segue Ralph Vaughan Williams Preludio e fuga in Do minore; William Harris Preludio; Charles Macpherson Andante in Sol (dal Piccolo libro per organo in memoria di Hubert Parry); Harvey Grace Salmo Postludio “Martiri”; Hubert Parry Preludio Corale su Croft 136° ; Marco Enrico Bossi, Scherzo in Sol minore Op.49 n.2; Johannes Brahms preludio corale “Mein Jesu, der du mich” Op.122 n.1; Sigfrid Karg-Elert Corali preludi dall’opera 65: n.5 “Freu dich sehr, O meine Seele”, n.28 “Lob eden Herren, O mein Seele; n.50 “O Gott du frommer Gott); Paul Hindemith Sonata n.3 su canti popolari tedeschi; Louis Vierne Légende (dai 24 pezzi in stile libero) op.31 n.13; Olivier Messiaen “Apparizione della Chiesa Eterna”; Jehan Alain “Corale Dorico”; Jean Langlais “Incantation pour un jour Saint”.
Come si vede la carne al fuoco è molta e spazia nella musica del XX sec. in tutta Europa (ci sono pezzi Inglesi, Tedeschi, Francesi e anche un Italiano del calibro di Marco Enrico Bossi) a dimostrazione della estrema versatilità dell’organo, oltre che della preparazione dell’organista. L’organo canta molto bene, dai PPP appena udibili ai FFF con le Tube, e ogni pezzo è eseguito con ricchezza di registri e i giusti cambi di impasto sonoro e di tastiera.
James Lancelot si destreggia bene fra i brani delle varie scuole ma quella che sembra essergli più congeniale è quella Inglese; nelle altre esprime meno pathos e minori libertà specie nei brani dove potrebbe “rubare” un po’, procede rispettando fin troppo il metronomo e ciò sminuisce un tantino la qualità dell’esecuzione, sempre tecnicamente impeccabile.
Per esempio, la Sonata n.3 di Hindemith su temi popolari tedeschi è affrontata con piglio deciso e ben calibrato, ma è sempre troppo metronomicamente giusta per suscitare nell’ascoltatore il pathos novecentesco del pezzo che avrebbe giovato di alcuni rubati e di alcune libertà che Lancelot non si prende, e ciò è un vero peccato. Nei pezzi francesi si avverte ancora di più il rispetto metronomico delle partiture a scapito della bellezza delle interpretazioni. Eppure Lancelot “azzecca” bene i timbri, gli impasti sonori, i cambi di tastiera e quant’altro, gli manca solo un po’ di libertà che purtroppo non si è sentito di prendersi.
Il “nostro” Bossi è eseguito molto correttamente e di tanto in tanto Lancelot si prende qualche libertà che ravvivano il pezzo, per cui è un peccato che queste libertà di cui è capace con gusto e con correttezza non se le prenda anche nei pezzi Tedeschi e Francesi.
Il repertorio Inglese è eseguito altrettanto correttamente, prendendosi qualche libertà secondo lo stile di ciascun pezzo; su tutti si distingue il secondo, che è anche il più lungo del CD (escludendo la Sonata di Hindemith di oltre 10 minuti) il Preludio e Fuga in Do minore di Ralph Vaughan Williams, che dura 9 minuti e mezzo, che passano veloci grazie alla interpretazione di Lancelot, qui al suo massimo.
Il libretto consta di un unico foglio ripiegato in 5 parti ed è tutto in Inglese. Ci sono le note critiche su ciascuno dei pezzi incisi e brevi note biografiche degli Autori; c’è l’intera disposizione fonica dell’organo e il curriculum dell’organista. La copertina mostra un dipinto dell’esterno della cattedrale, con i suoi grandi torrioni romanici, la quarta di copertina mostra un primo piano in b/n di Lancelot.
Nel complesso, il CD è assolutamente godibile, fatta la tara dell’eccesso di rispetto del metronomo da parte di Lancelot, e fa ascoltare uno strumento grandioso perfettamente registrato dai tecnici della Priory. Lo consiglio agli amanti della musica d’organo del XX sec. e dei Grandi Organi Inglesi.
Luglio 2023
Graziano Fronzuto