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MOZART Organ Music

Janos Sebestién

CD NAXOS 8.550514

Wolfgang Amadeus Mozart fu anche organista, per il Duomo di Salisburgo, e scrisse alcune composizioni dedicate espressamente all’organo, oltre alla Fantasia K608 in Fa Minore scritta per un organo meccanico (in pratica un carillon con rullo fonotattico abbastanza grande da consentire l’esecuzione del lungo brano); qui Janos Sebestyén -organista e cembalista molto noto negli anni ’80 del XX sec.- sceglie di attingere al repertorio pianistico (anche se l’indicazione Klavier in tedesco voglia dire “strumento a tastiera”) per riempire un intero CD.

Il CD si apre con la Fantasia in Do minore k396; seguono Andante e Fuga in La k402; Andante cantabile in Re maggiore k15; Molto allegro in Sol maggiore K72a (allegro Veronese); Giga in Sol maggiore k574; Adagio in Si minore k540; Ouverture in Do maggiore k399; Fantasia in Re minore k540; Preludio in Do maggiore k284a (anche noto come Capriccio k395); Andante in Fa maggiore k616; Sonata da Chiesa in Do maggiore k336; Dodici Variazioni su “Ah vous dirai-je, Maman” k265.

Come si vede di carne al fuoco ce ne sta molta e Sebestyén la affronta con il giusto spirito allegro per i pezzi in tonalità maggiore e malinconico per quelli in minore. L’organo prescelto, di cui il libretto fa menzione ma senza la fotografia ma con la sola disposizione fonica è quello della House of Arts di Szekszard (Ungheria) costruito da Jemlich Orgelbau di Dresda (Op.1077 anno 1989) che con i suoi trenta registri distribuiti su due manuali e pedaliera risponde bene ai pezzi e all’interprete.

Fra tutti i pezzi spiccano senz’altro la Fantasia in Re minore e le Dodici Variazioni, affrontati con il giusto spirito e con impasti sonori che non fanno rimpiangere il pianoforte Per i pezzi di minor durata, Sebestyén sembra cedere a un po’ di leziosità che forse non era necessaria. Forse da un interprete come lui ci si aspettava qualcosa di più, ma comunque il CD è godibile e i brani incisi sono piacevoli nelle loro esecuzioni e nelle loro interpretazioni all’organo.

Il CD tutto sommato non delude e dimostra come per gli autori settecenteschi la destinazione dei propri pezzi per Klavier non escludesse anzi includesse a pieno titolo anche l’organo.

Marzo 2022

Graziano Fronzuto