Seleziona una pagina
Maestri del Romanticismo Tedesco
Roberto Antonello all’organo Gaetano Zanfretta (1892) del Duomo di Santa Lucia di Piave
CD Compiano CDX 20103

Il CD di cui parlerò oggi è stato registrato all’indomani del restauro dell’organo Gaetano Zanfretta (1892) del Duomo di Santa Lucia di Piave, paese non distante da Conegliano Veneto. Lo strumento, di medie dimensioni (21/II), appare ben intonato e dal suono commisurato alle dimensioni della chiesa. Molto bella la sua cassa in stile gotico, con guglie e pinnacoli di legno intagliato. La sua intonazione è una vera sorpresa poiché appare particolarmente adatta all’esecuzione di brani romantici tedeschi, come Roberto Antonello ha voluto dimostrare con la scelta dei pezzi incisi.
Si comincia con Max Reger, Introduzione e Passacaglia in re minore; si prosegue con Felix Mendelssohn, Sonata in Do minore Op. 64 n.2; Johannes Brahms, dagli 11 Corali op 122 -Herzlich tut mich erfreuen -Es ist ein Ros’ entsprungen -Scmucke dich, o liebe Seele, Preludio e Fuga n.1 in La minore WoO 9, dagli 11 Corali op 122 -Herzliebster Jesu -O wie seig eld ihr doch dir Frommen -O Welt, ich muss dich lassen; Josef Gabriel von Rheinberger, Skandinavisch dalla Sonata n. 16 Op. 175 in Sol # minore; Franz Liszt -Papsthymnus (per Papa Pio IX) -Ave Maria; il CD si conclude con Felix Mendelssohn, Sonata in Si b magg Op. 63 n.4.
Come si vede di carne al fuoco ce n’è molta e tutta di prima scelta; l’equilibrata disposizione fonica dell’organo fa sì che lo strumento sembri molto più grande di quel che è sin dalle prime note dell’Introduzione e Passacaglia di Reger. Le esecuzioni sono degne di nota: Antonello si prende garbatamente delle libertà di ritmo e di fraseggio, alcuni respiri al momento giusto impreziosicono l’ascolto che scorre senza difficoltà con il giusto pathos romantico. Se proprio si deve trovare un neo lo Skandinavisch della Sonata n.16 op.175 di Rheinberger è eseguito un po’ troppo veloce rispetto al ritmo impostato dall’Autore.
Le due Sonate di Mendelssohn riescono particolarmente bene, con i loro cantabili che esaltano l’Oboe 8’ del secondo manuale e i loro finali in F e FF; le libertà che si prende Antonello sono “giuste” e le due Sonate appaiono risplendere in tutto il loro pathos romantico.
Discorso a parte merita Brahms, di cui sono incisi 6 degli 11 Corali inframmezzati dal primo Preludio e Fuga, quello in La Minore; qui la lettura dei Corali appare un po’ monotona forse anche perché Antonello non usa o usa pochissimo la Cassa Espressiva, mentre il Preludio e Fuga fa risplendere i timbri dell’organo che, come già detto, appare più grande di quanto non sia effettivamente.
Il libretto, tutto in Italiano, descrive i pezzi e gli autori abbastanza esaurientemente, l’organo, la sua storia e la disposizione dei registri e si conclude con il ricco curriculum dell’esecutore. In copertina c’è la foto a colori dell’organo visto frontalmente, all’interno del libretto c’è una foto in b/n dell’organo visto di scorcio e in quarta di copertina c’è la foto di Antonello alla consolle dell’organo.
Consiglio il CD a tutti gli amatori del repertorio tedesco del XIX sec., non rimarranno delusi. Buon ascolto.
Marzo 2025
Graziano Fronzuto