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English Organ Music

Gareth Green

Suona l’organo Thomas Christopher Lewis (1905) della Parrocchiale di Chesterfield

CD Naxos 8.550582

La Parrocchiale di Chesterfield ha avuto organi sin dal XVIII sec. fino alla costruzione di un organo da parte di Henry Willis III nel 1958 collocato nel lato sinistro del transetto conservando nel Choir Organ le superstiti canne di Snetzler dell’organo precedente. Un incendio lo distrusse nel 1960 e così nel 1963 fu acquistato l’organo Lewis del 1905 della Town Hall di Glasgow, collocato nel lato sinistro del presbiterio all’angolo col transetto.

Con i suoi 63 registri distribuiti su 4 manuali e pedaliera, si tratta di un organo di grandi dimensioni forse fra i più grandi organi inglesi conservati in una chiesa non Cattedrale. Lo strumento si presta benissimo all’esecuzione di opere inglesi del XIX e XX sec. che difatti sono incise in questo CD.

Il CD si apre con il Tuba Tune di Craig S. Lang; prosegue con il Salmo 34 verso 6, il Salmo 37 verso 11, il Salmo 23 verso 4 di Herbert Howells; la Sonata in sol maggiore di Edward Elgar op.28; Hymn prelude on Rhosymedre di Ralph Vaughan Williams; il preludio su Darwells 148° il preludio su Canzone 13 di Percy Whitlock; e si chiude con il Tuba Tune di Norman Cocker.

Come si vede, i 6 autori costituiscono il fior fiore della musica per organo inglese tra il XIX e il XX sec.; certamente Elgar è il più rappresentativo e la sua bella Sonata per organo spicca su tutti gli altri pezzi, che comunque – grazie anche alle interpretazioni di Green – non sfigurano.

La bella Tuba dell’organo spicca nel primo e nell’ultimo pezzo, ma anche negli altri in cui è utilizzata per il “Tutti”. Registro solista per eccellenza, ad altissima pressione, sovrasta le Misture degli altri manuali con cui è accompagnata.

Le interpretazioni di Green sono correttissime e rimarchevoli; ottimi i crescendo e i decrescendo soprattutto nella Sonata di Elgar, specie nell’ultimo movimento (che, com’è noto, è nell’inattesa tonalità minore della Sonata, che è in Sol maggiore, mentre quest’ultimo movimento è in Sol minore). Forse un po’ di rubato in più non avrebbe guastato.

Il libretto è in Inglese e riporta cenni biografici degli Autori con riferimento ai pezzi registrati e il curriculum di Green. Non c’è la disposizione fonica dell’organo né la sua storia né una sua fotografia, che comunque possono essere reperiti in Internet https://richmcveigh.tripod.com/The%20Organ%20at%20Chesterfield%20Parish%20Church.htm

Fatta la tara del libretto, il CD è di alto livello perfettamente registrato e molto ben eseguito, lo consiglio a tutti gli appassionati della musica d’organo – e non solo – del periodo tra il XIX e il XX secolo.

Novembre 2022

Graziano Fronzuto