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Cavaglio d’Agogna (NO) – L’organo della chiesa di San Mamante

Cavaglio d’Agogna (NO) – L’organo della chiesa di San Mamante

Cavaglio d’Agogna – L’organo della Chiesa di San Mamante

Daniel Maurer

All’organo Serassi (1842) della chiesa di San Mamante a Cavaglio d’Agogna (Novara)

CD Sarx SX 020-2

Le cittadine di provincia italiane conservano spesso organi assai pregevoli ma non sempre in buono stato; qui a Cavaglio d’Agogna, certi del valore del proprio organo Serassi, i cittadini si sono impegnati nel farlo restaurare, in questo caso a Carlo dell’Orto e Massimo Lanzini nel 1996. Per di più, hanno anche provveduto a documentarlo sonoramente facendo incidere un CD a Daniel Maurer, CD che mi è stato cortesemente donato dai restauratori.

Pur esistendo un copioso repertorio per gli organi Serassi come questo (un solo manuale, registri spezzati in bassi e soprani, tastiera con contr’ottava “corta” ecc.) Maurer preferisce esplorare le possibilità foniche dello strumento con un repertorio assai vario, per certi versi sorprendente, con Autori che mai ebbero a che fare con un organo simile. Si comincia con Johann Sebastian Bach, Concerto in Fa Maggiore BWV978; si prosegue con Girolamo Frescobaldi, Canzona dopo l’Epistola, Toccata per l’Elevazione, Toccata Quinta; Bernardo Pasquini, Bergamasca, Toccata con lo scherzo del cucco (praticamente basata sull’intervallo di terza che imita il verso del cuculo); Baldassarre Galuppi, Sonata in Sol Minore; Felix Mendelssohn, Andante con variazioni; Vincenzo Petrali, Versetto per il Gloria n.1, Versetto per il Gloria n.2, Offertorio; Johann Sebastian Bach, Concerto per quattro clavicembali e orchestra BWV1065; si conclude con Anonimus Basiliensis, Fuga sopra un soggetto.

Come si vede, l’unico Autore serassiano “doc” è Vincenzo Petrali, mentre tutti gli altri sono distantissimi dal mondo sonoro dei Serassi. Lo stesso Bach, rappresentato da due concerti che a sua volta egli aveva trascritto dagli originali di Antonio Vivaldi, all’ascolto sembra a suo agio anche sull’organo Serassi grazie alle oculate scelte dei registri operate da Maurer; Frescobaldi, Pasquini e Galuppi riescono alquanto bene anche su quest’organo anche se si sente che si tratta di uno strumento più moderno di quelli che i tre Autori avevano a disposizione. Contemporaneo dell’organo, Mendelssohn sembra venire molto bene su di esso; il Tema e variazioni riesce particolarmente adatto allo strumento nell’interpretazione di Maurer. La Fuga finale è un’improvvisazione fatta come “bis” al concerto d’inaugurazione del restauro da Maurer stesso, basata sul tema della Pantera Rosa di Henry Mancini.

Sulle interpretazioni di Maurer il giudizio complessivo è ampiamente positivo: fa ascoltare il brillantissimo ripieno, l’abbondante batteria di ance, la profondità dei registri di Fondo; non mancano perplessità quale la Toccata per l’Elevazione di Frescobaldi suonata imperdonabilmente con la Voce Umana, registro inesistente sugli organi suonati da Frescobaldi e diffuso solo oltre cento anni dopo la sua scomparsa. Piacevoli invece i piccoli rubati nei Concerti Bachiani e nella Sonata di Galluppi e suggestiva l’interpretazione del Tema e Variazioni di Mendelssohn.

Il libretto, in Italiano, Inglese, Francese e Tedesco, riporta la storia dell’organo, note critiche sulle musiche eseguite, il curriculum dell’organista e la scheda tecnica dell’organo. La copertina mostra l’organo visto a 45° e la quarta di copertina riporta la foto dell’organista. All’interno del libretto c’è una foto in b/n della consolle con l’identificazione dei tasti della contr’ottava corta della pedaliera.

Consigliato ai cultori dell’organo Serassiano (ce ne sono molti) e soprattutto di quelli ben restaurati.

Ottobre 2023

Graziano Fronzuto