
Opere per Organo

racconto di Antonio Vittiglio
“Mi chiamo Antonio, sono nato e vivo a Roma. Il pensiero di questo libro è rivolto a bambini capaci di sognare come me che ho scritto questo libro. Spero che anche i genitori di questi bambini riprendano a sognare come da bambini”.
Questa la quarta di copertina scritta dall’autore stesso Antonio Vittiglio per presentare al lettore “Snorkeling Pauroso”, racconto fantastico dal tono “thriller” che, edito da Liber Exit, ne segna l’esordio di scrittore “in erba”.
CD
Organista Graziano Fronzuto
Registrazione dal vivo. Organo della basilica di Santa Pudenziana in Roma.
Leggende e surrealismi della vita di tutti i giorni. Raccolta di racconti di Cristian Bartaloni.
Iniziativa editoriale e prefazione a cura di Rosanna Fronzuto che per la copertina sceglie un particolare di un’opera dell’astrattista romana Silvia Castaldo.
L’autore Cristian Bartaloni, nato ad Empoli nel 1974, lettore accanito, appassionato di teatro nonché scrittore esordiente, in questa opera prima narra la vita di tutti i giorni in racconti surreali conditi da gustose espressioni tipiche dell’ironia toscana. Il quotidiano diventa occasione di fantasie rocambolesche: dall’incontro ravvicinato con “venerine” presenze nel computer allo shampoo al gatto di casa, dalla ricerca di “ali angelicate” tra gli “scaffali dell’ikkea” alle corse mattutine nel parco: nei suoi divertenti e surreali racconti i fatti semplici della vita sembrano dilatarsi tra gironi danteschi di fantasie bizzarre con tratti malinconici e sapienti citazioni evocate ad istruzioni per l’uso quotidiano della realtà. Nel vortice di ogni racconto tutto accade e tutto sembra già passato eppure tutto è presente, ma ancora imperfetto perché gli Slanci Eroici sono impulsi creativi improvvisi che ribaltano il modo di vedere l’attimo liberandolo dalla noia degli schemi convenzionali e proiettandolo nella dimensione visionaria dell’io.
Titolo: Zenit
Collana: Donne in Poesia, Edizione Liber Exit, 2014
Autrici: Consuelo Casini – Roberta Petraglia – Simonetta Visconti
Descrizione: Raccolta di poesie
Sinossi: Zenit è l’unica posizione del sole che non fa ombre sulla terra, direzione verticale del viaggio poetico delle tre autrici esordienti verso le infinite esplorazioni dell’io e dei sentimenti.
Consuelo Casini, intrisa d’urgenza lirica come dice a presentazione di sé: “parole e versi mi sopraggiungevano con una forza viscerale profonda, dando consistenza all’estro e diventando fonte di libertà anche dai legami della punteggiatura”, quasi a segnalare che soltanto la libertà creativa le concederà l’accesso alla conoscenza di tutte le cose con il lusso delle maiuscole: ‘Quanto stupore al visivo/ che a stento comprende il non vivo/ Ma è risultanza d’incontro e visione/ Parte da luce e si completa nel cuore.’ (cfr. Il gioco d’ombra – p. 29)
Roberta Petraglia, poetessa “della pietra” si sofferma a riflettere “come la mente riesca a riciclare pietre di crolli anteriori e parole sfuse sia un processo quasi sconosciuto”, rammaricandosi che “nell’abnorme sviluppo industriale scientifico-elettronico” sia stato “accantonato il senso dell’armonico e del necessario” fino ad ammettere, in ispirazione poetica, che ‘nessun passo spezza sigilli/sull’impiantito logoro./Invecchia pure il tempo/fermo a contar sassi/sotto l’intonaco che sbecca/coi suoi artigli vigliacchi.’ (cfr. Piaggine – p. 78)
Simonetta Visconti, scandita dal tempo, titola le sue poesie con date certe perché la realtà ha le sue precipitazioni, rapide, violente, e quello che non si compie per anni, avviene in un giorno e bisogna consacrarne il momento trascrivendolo: “negli anni ho compreso che quelle parole non erano mie, bensì dettate letteralmente sotto ispirazione da un piano superiore”. E il 25 aprile 2002 profetizza di sé ‘E’ inverno. C’è vento e arriva dal mare./Sono alla scrivania e sto scrivendo il mio libro./Sarà pubblicato./ Il mio sogno si avvera.’ (cfr. 25/4/2002 – pag. 91)
Ed è nello scorrere in versi sciolti di ogni forma d’amore per la vita e del tempo in cui accade, che il lettore subisce, ad opera ipnotica delle autrici di Zenit, una fascinazione: il ritrovarsi inconscio ad “Oltrepassare le parole” come Lucrezia Palummo preavverte nel proemio.
Titolo: Oro e Argento
Autore: Rosanna Fronzuto
Descrizione: Romanzo inedito ambientato nell’Italia centro-meridionale del dopoguerra. 2° Premio al XXII Concorso letterario internazionale di Pontedera “Giovanni Gronchi” e finalista al Premio Letterario Città di Castello VI edizione (2008).
Sinossi: Il giorno dell’ultimo compleanno, Olimpia Cortese chiude la sua lunga vita con un gesto di memoria ed affidando a Sara Aletti, giornalista romana, un vecchio carteggio. E’ il diario di Anna Caruso, vedova della seconda guerra mondiale per l’affondamento del cacciatorpediniere Tarigo. Pagine sofferte del secolo scorso che si sciolgono nei nuovi orizzonti repubblicani di pace e libertà che infiammano gli insegnamenti di storia e democrazia del nonno di Sara, il professore Vittorio Aletti.
Nel viaggio dei ricordi tra l’oro del passato e l’argento liquido del presente, la narrazione stringe, a trama ellittica, sul giallo irrisolto della scomparsa di Sara.
Il carteggio, i suoi appunti ed un antico talismano saranno ritrovati da Martha Renzi che ripercorrerà i misteri e le inquietudini dell’amica giornalista.
Il giorno dell’ultimo compleanno, Olimpia Cortese chiude la sua lunga vita con un gesto di memoria ed affidando a Sara Aletti, giornalista romana, un vecchio carteggio.
E’ il diario di Anna Caruso, vedova della seconda guerra mondiale per l’affondamento del cacciatorpediniere Tarigo. Pagine sofferte del secolo scorso che si sciolgono nei nuovi orizzonti repubblicani di pace e libertà che infiammano gli insegnamenti di storia e democrazia del nonno di Sara, il professore Vittorio Aletti.
Nel viaggio dei ricordi tra l’oro del passato e l’argento liquido del presente, la narrazione stringe, a trama ellittica, sul giallo irrisolto della scomparsa di Sara.
Il carteggio, i suoi appunti ed un antico talismano saranno ritrovati da Martha Renzi che ripercorrerà i misteri e le inquietudini dell’amica giornalista.