Seleziona una pagina
Berliner Dom Sauer Orgel

Berliner Dom Sauer Orgel

Berliner Dom Sauer Orgel

Michael Pohl

CD “Capriccio” 10571

Ascoltare sia pure in CD un organo di Wilhelm Sauer è sempre un piacere, specie quando si tratta del più grande strumento da lui costruito tuttora in condizioni originali: l’organo della Cattedrale Imperiale protestante di Berlino, con la sua ornatissima cassa monumentale.

A cimentarsi con questo gigante troviamo l’esperto Michael Pohl, che è stato a lungo titolare di questo strumento  Essendo nato nel 1940, ha compiuto i suoi studi durante la DDR e si è esibito nell’allora Unione Sovietica e in tutta la Repubblica Democratica Tedesca.

Dal libretto veniamo a sapere che la Cattedrale Imperiale di Berlino è stata costruita nella seconda metà del XIX sec. ed è dominata da una immensa cupola; l’organo fu installato alla fine dei lavori nel 1905. Dopo quarant’anni di onorato servizio, la cattedrale e l’organo furono vandalizzati durante i lunghi anni di abbandono durante la DDR; dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 e con l’unificazione della Germania nel 1991, si è quasi subito iniziato il restauro della cattedrale e del suo organo che, dopo lunghe discussioni sulla sua modernizzazione, è stato riportato com’era e dov’era consentendo a tutti di riascoltare i suoni originali Sauer e un organo dalla trasmissione pneumatica tubolare di immense dimensioni.

Il repertorio del CD è assolutamente adatto all’organo e permette di ascoltare autori poco noti in Italia e pezzi assai rari, di difficile reperimento a causa della loro difficoltà e della difficoltà di trovare un organo adatto al pari di questo.

Si comincia con Johann Friedrich Ludwig Thiele, Fantasia e Fuga cromatiche in La Minore; segue Felix Mendelssohn di cui ascoltiamo l’Ostinato in Do Minore, il Preludio in Do Minore, la Fuga in Fa minore, il Trio in Fa Maggiore, l’Allegro in Si b Maggiore e il Corale con Variazioni “Herzlich tut mich verlangen”; segue Albert Becker con la Fantasia e Fuga in Sol Minore Op. 52 e si conclude con la monumentale Passacaglia in Si minore di Anton Wilhelm Leupold.

All’ascolto si ha subito l’impressione di avere a che fare con un organo eccezionale, dai timbri fortemente caratterizzati, dal singolo Flauto o dalla singola Ancia solista alle grandiosità dei FFF; si viene così a dare pienamente ragione a coloro che hanno promosso il restauro filologico dello strumento piuttosto che una sua ricostruzione moderna, sia pure con le magie delle trasmissioni elettroniche.

Fra tutti i brani, la Passacaglia di Leupold colpisce per la sua ieraticità monumentale, piena, carismatica, degna delle Passacaglie della tradizione tedesca da Bach a Haendel per passare a Rheinberger e Reger.

Tanto di cappello a Pohl per aver inciso brani di questo tipo padroneggiando da par suo l’organo Sauer utilizzandolo al meglio.

Il libretto -in Tedesco, Inglese e Francese- è esauriente nella descrizione dei brani e schematico nella descrizione del curriculum di Pohl; c’è anche la disposizione fonica dell’organo scritta però in caratteri piccolissimi per farla stare in un’unica pagina lasciando l’ultima pagina inspiegabilmente bianca.

Consiglio questo CD a tutti gli appassionati d’organo poiché l’organo della Cattedrale Imperiale di Berlino non può mancare in nessuna collezione. Ringrazio particolarmente l’amico prof. Roberto Russi per avermi procurato il CD acquistandolo nella sacrestia della cattedrale e facendomene dono.

Febbraio 2022

Graziano Fronzuto

RILIEVI d’ORGANO

RILIEVI d’ORGANO

RILIEVI d’ORGANO

IL PIU’ GRANDE ORGANO DA CHIESA DEL MONDO

Nella Cattedrale di Passau
DomOrganist Walther R.Schuster
CD Motette 10601
In Germania esistono numerosi RiesenOrgeln (organi giganti) costruiti nel XX sec., tra questi spicca
quello del Duomo di Passavia, che è il più grande di tutti ed è il più grande organo collocato in una
chiesa aperta al culto nel mondo. Articolato in più corpi, è stato costruito nel 1933 e conta oltre
17000 canne azionate da più consolles per ciascuno dei corpi e da una consolle principale a 5
manuali collocata in cantoria sopra l’ingresso principale. Più volte revisionato è oggi tenuto in
manutenzione da una ditta di Passavia.
Per far ascoltare questo strumento, l’organista titolare Walther R. Schuster ha scelto innanzitutto
Georg Muffat che fu organista di questa cattedrale (ovviamente c’era un altro strumento, che già
all’epoca era molto grande) e precisamente la Toccata Octava dall’Apparatus Musicus Organisticus
che fa il suo bell’effetto col corpo principale dello strumento.
Segue una lunga improvvisazione libera articolata in Toccata, Trio e Fuga con la quale Schuster dà
ampia prova delle sue capacità improvvisative e fa ascoltare le infinite possibilità timbriche
dell’organo dai PPP del CronWerk (organo corona, collocato nel sottotetto al centro della navata e
che diffonde il suo suono da una finestratura a rosone) al Volles Werk (Tutti) i cui si ode l’intera
potenza dell’organo.
Segue poi la Seconda Sonata in Re minore op. 60 di Max Reger, articolata in Improvvisazione,
Invocazione, Introduzione e Fuga, ricca di cromatismi e di nouances che solo un RiesenOrgel piò
riprodurre come li voleva l’Autore. Qui Schuster dà ampia dimostrazione del suo virtuosismo e
della padronanza dello strumento, con i continui crescendo e diminuendo, accelerando e
decelerando che arricchiscono il pezzo secondo la volontà dell’Autore.
Il libretto è integralmente in Tedesco; parla di Passavia, città dei tre fiumi, del suo Duomo e
dell’organo il cui corpo principale è contenuto nella magnifica cassa settecentesca. Viene poi
riportata in caratteri minuscoli ma integralmente la disposizione fonica dello strumento e il
curriculum dell’organista. Ritengo assolutamente indispensabile per qualsiasi collezionista avere
un CD registrato a Passavia. L’organo da chiesa più grande del mondo merita ampio spazio e
questo CD se ne prende a sufficienza.

N.d.R.: Tratto dal libro “Rilievi d’Organo. 54 Studi del M° Graziano Fronzuto – Cap. VI – pagg. 21 –
22; per avere l’opera completa scrivere all’indirizzo mail: info@liberexit.it

Vienna – L’organo della VotivKirche

Vienna – VotivKirche

Johannes Lenius

CD della Parrocchia della VotivKirche

La VotivKirche (chiesa Votiva) è un imponente edificio neogotico costruito su progetto di  Heinrich von Ferstel sul Ring (anello), lungo viale che circonda Vienna e che sorse sul posto delle mura demolite per la loro sopravvenuta inutilità e per consentire l’allargamento della città. Fu costruita per iniziativa dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo (che fece una corposa donazione, il resto venne raccolto a seguito di sottoscrizione popolare) a partire dal 1856 come voto per l’incolumità del fratello, l’imperatore Francesco Giuseppe, a seguito di un attentato subito ad opera di un indipendentista ungherese. La chiesa, a croce latina, è sovrastata da due imponenti campanili che spiccano per la loro altezza e per la loro leggerezza dovuta ai trafori gotici che ne impreziosiscono la parte alta e le guglie.

L’organo, posto sulla cantoria sopra l’ingresso principale, fu costruito da Eberhard Philipp Walcker di cui costituisce l’op. 306, collaudato nel 1878 da una commissione composta dai più rinomati organisti tedeschi ed austriaci del tempo: Anton Bruckner, Johannes Brahms, Joseph Gabriel von Rheinberger, è composto da 61 registri su 3 manuali e pedaliera con una poderosa batteria di ance che comprende anche un Cornettino 2’ al Grand’Organo. Lo strumento è stato restaurato da Klais nel 1996 rispettando la struttura fonica e meccanica (con leva Barker) originali.

Il CD è in vendita in chiesa: c’è un distributore automatico simile a quelli per bibite che contiene oggetti commemorativi della chiesa: la guida (in Tedesco, Inglese, Francese), cartoline varie dell’esterno e dell’interno, oggetti sacri di vario genere (Rosari, statuette votive ecc.) ed anche questo CD. Inseriti i 15 Euro necessari, una vite senza fine estrae un CD e lo fa cadere nel cassetto raccoglitore posto in basso alla macchina, come se si trattasse di un’aranciata o di un succo di frutta.

Il contenuto è assai vario: si comincia con Johann Sebastian Bach: Toccata e Fuga in Re minore BWV 565 (specchietto per le allodole per tutti gli appassionati di musica che si approcciano all’organo per la prima volta); si prosegue con Felix Mendelssohn: Sonata per organo n.2 Op. 65 n.2; Franz Liszt: “Ave Maria”; César Franck: Preludio, Fuga e Variazione op.18; Johannes Brahms Corali dall’op.122: “Herzlebster Jesu”, “O wie selig seid ihr doch”, “O Welt, ich muβt dich lassen”, “Herzlich tut mich verlangen”; si conclude con Anton Bruckner: Preludio in Do maggiore “Preludio di Perger”, Introduzione e Fuga in Do minore.

Iniziare con la Toccata e Fuga in Re minore BWV 565 di Bach è tipico di molti CD-souvenir come questo, e anche se l’organo è tardoromantico il pezzo non sfigura, merito dell’interpretazione di Lenius e soprattutto della formidabile intonazione che E.F.Walcker ha saputo dare allo strumento. Spiccano le misture, notevolissime per bellezza e cristallinità, ma spiccano anche i Fondi, soprattutto quelli di 8’, che insieme ai Flauti di 4’ e di 2’ rendono il pezzo brillante e ben degno di figurare sul CD.

Più adeguata all’organo la Sonata Op.65 n.2 di Felix Mendelssohn, in cui Lenius sfrutta le combinazioni di registri più varie e più adeguate all’organo, che brilla in tutto il suo splendore, soprattutto nella Fuga finale.  L’Ave Maria di Liszt è un pezzo relativamente lungo (oltre 7 minuti) in cui l’interprete gioca tutte le sue carte nella bellezza dei timbri dell’organo. Adattata all’organo, di intonazione tedesca, la composizione di César Franck riesce un po’ meno bene anche se i flauti sono veramente belli e convincenti; anche la Fuga centrale, con i suoi passi in FF, rende giustizia alle misture dell’organo. I quattro corali di Brahms lasciano ampia libertà all’interprete che sceglie i giusti registri e i giusti cambi di tastiera, evidenziando ancora una volta la bellezza dei timbri dello strumento. Particolarmente adatti all’organo, i brani di Bruckner che -lo ricordo- fu uno dei collaudatori dello strumento, che vengono eseguiti con maestria impeccabile e impeccabilmente resi dall’organo con i suoi timbri tardoromantici tedeschi di indubbia bellezza.

Il libretto, solo in Tedesco, ha in copertina la foto dell’organo e ha all’interno la storia dell’organo e del suo restauro, una dissertazione sulla funzione dell’organo in chiesa, e le note critiche sui brani incisi e sugli autori; segue un sommario di quanto scritto in Tedesco in Inglese, un testo molto più breve. C’è una foto in b/n dell’interprete e il suo curriculum, la disposizione fonica dell’organo e le informazioni tecniche sulla registrazione e sull’incisione.

Raccomandato a tutti i cultori degli organi di E.F.Walcker e agli amanti della musica del XIX sec. suonata su organi coevi tedeschi.

Settembre 2023

Graziano Fronzuto

Berlino – L’organo della Kaiser Wilhelm Gedἅchtnis Kirche

Berlino – Kaiser Wilhelm Gedἅchtnis Kirche

Hans-Martin Lehning

CD Mitra Digital 16212

La Kaiser Wilhelm Gedἅchtnis Kirche (chiesa commemorativa per l’imperatore Guglielmo I) fu costruita in stile neoromanico nel 1890 per volontà di Guglielmo II ed era un edificio a croce latina contraddistinto da un alto campanile con guglia in facciata. Questo campanile e poco altro è ciò che resta della chiesa originaria dopo i bombardamenti della 2^ Guerra Mondiale. Negli anni ’60 del XX sec. si decise di ricostruirla ma in stile moderno, all’interno del perimetro della chiesa distrutta. Il nuovo edificio si contraddistingue per un alta torre in cristallo (pare un grattacielo) che però non è più alta della guglia originaria che la sovrasta.

All’interno c’è un organo moderno, poggiato su un alto basamento su una cantoria, costruito da Schuke nel 1962 (62/IV) utilizzato per questa incisione. Il repertorio scelto da Lehning è alquanto insolito. Si comincia con Johann Sebastian Bach: Fantasia sopra “Komm heiliger Geist, Herre Gott” BWV 651, “Erbarm dich mein, o Herre Gott” BWV 731 (corale da una Cantata di Dietrich Buxtehude BuxWV Anh. 19), Canzona in re minore BWV 588; si prosegue inaspettatamente con Oreste Ravanello: Tema e Variazioni in Si minore; si prosegue ancora con Max Reger: Canzone in Mi b maggiore dall’op 65, Fantasia sul Corale “Alle Menschen mὒssen sterben” Op 52 n.1; si conclude con Aribert Reimann, compositore tedesco nato nel 1936, “Dialog I”.

Lehning, iniziando con tre pezzi di Bach, forza l’organo e anche se le sue interpretazioni sono degne di nota per scelta dei registri e dei cambi di tastiera per non parlare del giusto “pathos”, l’intonazione novecentesca dell’organo non lo aiuta anzi forse lo ostacola. Basti fare il confronto con gli altri brani incisi.

Per Reger l’organista sceglie i giusti registri, le giuste nouances di piano e forte, i crescendi ed i diminuendi ed anche un po’ di rubato, che non guasta mai in questo repertorio. La Fantasia in particolare è eseguita molto correttamente, con tutti i crismi di chi vuol suonare Reger come si deve e ci riesce, dai PPP ai FFF a tutte le volte in cui Reger prescrive crescendi e diminuendi.

Per Reimann l’organista fa uno sforzo in più: rendere comunicativo un brano che sulla carta non lo è; pur restando fedele in linea generale allo spartito, si prende qualche libertà che rendono il brano meno duro all’ascolto di quanto si possa immaginare.

Discorso a parte merita il Tema e Variazioni del nostrano Oreste Ravanello. Il monumentale brano viene approcciato con il giusto pathos, con i giusti cambi di registro e di tastiera, con i giusti rubati e con una visione d’insieme memorabile. Fantastico l’impiego delle Trombe Spagnole del Grand’Organo nella variazione con biscrome puntate. Nel complesso questo brano merita da solo l’acquisto del disco con le sue poderose variazioni che alternano l’allegro al malinconico, il Piano con il Forte, il veloce con il lento, una goduria per le orecchie dell’appassionato.

Il libretto, esclusivamente in Tedesco, riporta in copertina la foto dell’organo (che si sviluppa in orizzontale, mentre la chiesa come abbiamo detto si sviluppa in verticale) all’interno note sui pezzi incisi, la descrizione e la disposizione fonica dell’organo, la foto in b/n dell’organista e il suo curriculum.

In conclusione il CD per quanto dal contenuto insolito merita l’acquisto soprattutto per i brani del XX sec. ma anche gli appassionati di Bach avranno il loro meritato ascolto.

Settembre 2023

Graziano Fronzuto