da Graziano Fronzuto | 18 Mar, 2022 | Musica
Padre Davide da Bergamo
Parte II – il repertorio da Concerto
Marco Ruggeri
Organo di Padre Davide da Bergamo (a destra del presbiterio) di Santa Maria di Campagna – Piacenza
CD Tactus TC 792902
Questo CD intende omaggiare Padre Davide da Bergamo con il suo organo Serassi di Santa Maria di Campagna (la chiesa ha anche un altro organo sulla cantoria sinistra proveniente dal Laboratorio Serassi e successivamente dal Teatro Civico e un positivo sempre Serassiano in presbiterio), concentrando l’attenzione sui pezzi “da Concerto”, senza nulla togliere a quelli Liturgici cui è dedicato un altro CD. Del resto i pezzi da Concerto di questo autore si differenziano da quelli Liturgici non per stile ma per durata e ovviamente per titolo.
Il CD si apre con “Le sanguinose giornate di marzo ossia la rivoluzione di Milano”, una descrizione musicale dei moti del 1848 particolarmente riuscita; Suonata in Si b; “Incendio ideale con capane a martello”, in cui vengono utilizzate le campane in bronzo di cui l’organo è dotato per volere di Padre Davide (si tratta di vere e proprie campane, non di campane tubulari); Sinfonia in Mi; Concertino; Sinfonia in Re; Suonata in Fa; “Sinfonia col tanto applaudito inno popolare”, in cui risuonano le note dell’Inno Imperiale Austriaco composto da Haydn (e qui ci si chiede se nel titolo padre Davide non abbia voluto fare dell’ironia poiché all’epoca in cui scriveva questa Sinfonia eravamo in pieno Risorgimento e gli Absburgo erano piuttosto malvisti in Lombardia e nelle aree vicine).
Affrontare il repertorio di Padre Davide sul suo stesso organo fa tremare le vene ai polsi a tutti, ma Ruggeri dimostra di riuscire alquanto bene nell’opera. Vero è che l’autore ha concepito i brani per il “suo” organo disseminando i brani di indicazioni di registri e cambi tastiera “su misura” facilitando (ma non tanto) gli altri esecutori. E’ il caso della Suonata in Si b, della Sinfonia in Re e della Suonata in Fa, tratte dalla raccolta di 15 pezzi di musica pel nuovo e magnifico organo della Chiesa Ducale di Santa Maria di Campagna in Piacenza, Ed. Ricordi (1838); la destinazione è inequivocabile.
Perciò, pur essendoci molti organi Serassiani in buone condizioni ed alcuni anche più grandi di questo, tanto valeva utilizzare l’organo per il quale i pezzi sono stati concepiti e questa è la ratio del CD. I pezzi vengono affrontati con piglio deciso e -in alcuni casi- martellante, ma ciò rientra nello stile dei pezzi. Però è anche vero che qualche libertà “risorgimentale” poteva essere pur presa in qualche pezzo invece di tenere sempre un ritmo “absburgicamente” preciso e talvolta ossessivo.
Senza dubbio le melodie di Padre Davide sono notevoli, degne del suo conterraneo Donizetti per non dire di Verdi nei pezzi più tardi, e questo lo rende fra i compositori italiani per organo più importanti del XIX Sec. Fu anche un abilissimo improvvisatore e chi ebbe la fortuna di ascoltarlo dal vivo sul suo organo (ma anche sugli innumerevoli altri che inaugurò o su cui si esibì) visse un’esperienza indimenticabile. Esperienza che questo CD evoca abbastanza bene.
Il libretto, in Italiano, Inglese, Francese e Tedesco, riporta una biografia dell’autore e una serie di succinte considerazioni sui brani incisi. Sono riportate anche la disposizione fonica assai ricca dell’organo e la sua storia. Non vi sono cenni sulla Basilica, capolavoro tardorinascimentale ricco di opere d’arte barocca.
In conclusione, il CD è ben riuscito ed è senz’altro degno della collezione degli amanti della musica Italiana del XIX Sec. che non dovrebbero limitarsi al melodramma ma anche alle forme strumentali e alle forme solistiche. Scopriranno così tutto un mondo davvero inimitabile.
Marzo 2022
Graziano Fronzuto
da Graziano Fronzuto | 9 Mar, 2022 | Musica
Josef Gabriel von Rheinberger Vol. I
Berliner Dom Sauer Orgel
Michael Pohl
CD “Mottette” 12211
Ho già parlato dell’organo della Cattedrale Imperiale di Berlino, costruito da Wilhelm Sauer nel 1905, e di Michael Pohl alle sue tastiere. Stavolta si sfiora il non plus ultra poiché il CD contiene esclusivamente musica di Josef Gabriel von Rheinberger eseguite magistralmente su un organo assolutamente adatto.
Il contenuto del CD è il seguente: Sonata n.2 Op-65 in La b maggiore “Phantasia-Sonata”; Dieci Trii op.49; Sonata n.18 Op.188 in La maggiore. L’esecuzione fa ascoltare l’immensa paletta timbrica dello strumento e fa capire che siamo di fronte a musica e strumento quali capolavori assoluti. L’interpretazione è sicuramente “giusta” con tutte le gradazioni di Piano e Forte al posto adatto, secondo le intenzioni dell’autore, con i respiri e i rubati che ci si aspetta per godere al massimo di questi spartiti.
Fa piacere trovare tre pezzi incisi per intero (non è raro, per esempio, che della Sonata n.18 si ascolti solo il bellissimo Idillio) e questo è sicuramente un pregio del CD.
Tanto di cappello a Pohl per aver inciso Rheinberger padroneggiando da par suo l’organo Sauer utilizzandolo al meglio.
Il libretto -in Tedesco, Inglese e Francese- è esauriente nella descrizione dei brani e schematico nella descrizione del curriculum di Pohl; c’è anche l’immensa disposizione fonica dell’organo scritta su più pagine ed arricchita -cosa più unica che rara- della composizione dei registri di mutazione composta (Mixturen, Kornetten, Zymbel ecc.) con tanto di altezze delle singole file e dei ritornelli.
Consiglio questo CD a tutti gli appassionati d’organo poiché l’organo della Cattedrale Imperiale di Berlino non può mancare in nessuna collezione, specie dei Rheinbergeriani credenti e praticanti come me.
Febbraio 2022
Graziano Fronzuto
da Graziano Fronzuto | 6 Mar, 2022 | Musica
Berliner Dom Sauer Orgel
Michael Pohl
CD “Capriccio” 10571
Ascoltare sia pure in CD un organo di Wilhelm Sauer è sempre un piacere, specie quando si tratta del più grande strumento da lui costruito tuttora in condizioni originali: l’organo della Cattedrale Imperiale protestante di Berlino, con la sua ornatissima cassa monumentale.
A cimentarsi con questo RiesenOrgel (organo gigante) troviamo l’esperto Michael Pohl, che è stato a lungo titolare di questo strumento Essendo nato nel 1940, ha compiuto i suoi studi durante la DDR e si è esibito nell’allora Unione Sovietica e in tutta la Repubblica Democratica Tedesca.
Dal libretto veniamo a sapere che la Cattedrale Imperiale di Berlino è stata costruita nella seconda metà del XIX sec. ed è dominata da una immensa cupola; l’organo fu installato alla fine dei lavori nel 1905. Dopo quarant’anni di onorato servizio, la cattedrale e l’organo furono vandalizzati durante i lunghi anni di abbandono durante la DDR; dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 e con l’unificazione della Germania nel 1991, si è quasi subito iniziato il restauro della cattedrale e del suo organo che, dopo lunghe discussioni sulla sua modernizzazione, è stato riportato com’era e dov’era consentendo a tutti di riascoltare i suoni originali Sauer e un organo dalla trasmissione pneumatica tubolare di immense dimensioni.
Il repertorio del CD è assolutamente adatto all’organo e permette di ascoltare autori poco noti in Italia e pezzi assai rari, di difficile reperimento a causa della loro difficoltà e della difficoltà di trovare un organo adatto al pari di questo.
Si comincia con Johann Friedrich Ludwig Thiele, Fantasia e Fuga cromatiche in La Minore; segue Felix Mendelssohn di cui ascoltiamo l’Ostinato in Do Minore, il Preludio in Do Minore, la Fuga in Fa minore, il Trio in Fa Maggiore, l’Allegro in Si b Maggiore e il Corale con Variazioni “Herzlich tut mich verlangen”; segue Albert Becker con la Fantasia e Fuga in Sol Minore Op. 52 e si conclude con la monumentale Passacaglia in Si minore di Anton Wilhelm Leupold.
All’ascolto si ha subito l’impressione di avere a che fare con un organo eccezionale, dai timbri fortemente caratterizzati, dal singolo Flauto o dalla singola Ancia solista alle grandiosità dei FFF; si viene così a dare pienamente ragione a coloro che hanno promosso il restauro filologico dello strumento piuttosto che una sua ricostruzione moderna, sia pure con le magie delle trasmissioni elettroniche.
Fra tutti i brani, la Passacaglia di Leupold colpisce per la sua ieraticità monumentale, piena, carismatica, degna delle Passacaglie della tradizione tedesca da Bach a Haendel per passare a Rheinberger e Reger.
Tanto di cappello a Pohl per aver inciso brani di questo tipo padroneggiando da par suo l’organo Sauer utilizzandolo al meglio.
Il libretto -in Tedesco, Inglese e Francese- è esauriente nella descrizione dei brani e schematico nella descrizione del curriculum di Pohl; c’è anche la disposizione fonica dell’organo scritta però in caratteri piccolissimi per farla stare in un’unica pagina lasciando l’ultima pagina inspiegabilmente bianca.
Consiglio questo CD a tutti gli appassionati d’organo poiché l’organo della Cattedrale Imperiale di Berlino non può mancare in nessuna collezione. Ringrazio particolarmente l’amico prof. Roberto Russi per avermi procurato il CD acquistandolo nella sacrestia della cattedrale e facendomene dono.
Febbraio 2022
Graziano Fronzuto
da Graziano Fronzuto | 4 Mar, 2022 | Uncategorized
La musique d’orgue Italienne (Vol.1) “La Renaissance”
Massimo Nosetti
À l’orgue historique (16eme s.) de la Cathedrale Santa Maria Maggiore de Spilimbergo (reconstruction Zanin 1981)
CD Syrius SYR 141304
Il CD di cui parlerò oggi è una delle incisioni del compianto maestro Massimo Nosetti, scomparso a soli 53 anni nel 2013 per un male incurabile, che ho avuto il piacere di conoscere di persona e di restare in contatto con lui per vari anni.
Si tratta dell’incisione di vari pezzi del XV e XVI secc.: Andrea Antico, Frottola “occhi miei lassi”; Marcantonio Cavazzoni, Ricercare III; Jacobo Fogliano, Ricercare; Girolamo Cavazzoni, Hymnus “Ave Maris Stella”, Magnificat primi toni, Quia respexit, Deposuit, Suspecit, Gloria Patri; Andrea Gabrieli, Toccata del 5° Tono, Fantasia allegra; Claudio Merulo, Toccata prima del 5° tono; Giovanni Gabrieli, Canzon prima detta “La spiritata”, Canzon seconda; Girolamo Diruta, Ricercare dell’8° tono; Adriano Banchieri, Fantasia seconda, La Battaglia; Giovanni Maria Trabaci, Durezze et Ligature; Tarquinio Merula, Capriccio cromatico; Girolamo Frescobaldi, Toccata nona, Partite sopra l’aria de la Monica, dai Fiori Musicali, Messa della Madonna: Recercar dopo il Credo, Toccata per l’Elevazione, Capriccio sopra la Girolmeta.
Come si vede, il contenuto del CD consiste in una vera e propria miscellanea davvero ricca che comprende autori veneti ma anche dell’Italia centrale e meridionale (Trabaci). Sono tutti brevi brani che permettono all’interprete di mostrare tutte le possibilità timbriche dell’organo utilizzato.
Lo strumento non è l’originale di Bernardino Vicentino del 1524 poiché fu demolito nel corso dei “restauri” del Duomo di Spilimbergo nella prima metà del XX sec.; di esso si è conservata la cassa di Venturino da Venezia (sia pure molto integrata) che è stata rimontata com’era e dov’era in occasione della ricostruzione dell’organo da parte di Gustavo Zanin (Ditta Cav. Francesco Zanin di Gustavo Zanin) nel 1981. Si tratta di un organo di 12’ (tastiera e pedaliera iniziano dal Fa) di grandi dimensioni particolarmente sonoro e ben riuscito nel suo intento di far rivivere l’organo rinascimentale perduto. D’altronde basta ascoltare Nosetti su questo strumento per rendersi conto che la tradizione veneta non è morta ma rivive nell’opera di Zanin che riesce nel difficile compito di far rinascere un organo cinquecentesco in maniera autentica e convincente.
Il libretto, in Francese e in Italiano, è esauriente e documentato e arricchisce il CD in modo impeccabile. Naturalmente è riportata la disposizione fonica dell’organo e le sue caratteristiche e c’è una foto dell’interprete alla consolle di un organo callidiano (non è la consolle di quest’organo). La copertina ritrae l’organo con i suoi portelli e la sua cantoria con i riquadri dipinti da Giovanni Antonio de’ Sacchis detto “il Pordenone”, ricomposti dopo la demolizione com’erano e dov’erano. Le figure ritraggono: Assunzione di Maria (portelli chiusi); Caduta di Simon Mago (portello aperto di sinistra); Conversione di Saulo (portello aperto di destra). La cantoria è formata da cinque tavole con le Storie della Vergine, mentre negli spazi laterali sono raffigurati dei Paggi.
Lo strumento, che ho suonato grazie all’amico avv. Lorenzo Marzona e di cui ho un bel ricordo, ha dei timbri particolarmente belli e ben caratterizzati, ben ripresi dal tecnico della Syrius Bernard Seveu.
Le interpretazioni di Nosetti sono tutte di alto livello, all’altezza della fama di questo artista scomparso troppo presto; riesce a non far apparire monotona la lunga serie di pezzi incisi anzi li caratterizza uno per uno con l’interpretazione “giusta” per timbrica, ritmica, tecnica e anche un po’ di “rubato” che non guasta.
In definitiva un CD che tutti gli appassionati dell’organaria veneta dovrebbero avere nella propria collezione così come anche coloro che hanno apprezzato Massimo Nosetti in vita, rimpiangendo di non averlo ascoltato abbastanza.
Febbraio 2022
Graziano Fronzuto
da Graziano Fronzuto | 22 Feb, 2022 | Musica
Dupré-Franck-Widor
Michael Murray
Organo Aristide Cavaillé-Coll della Chiesa di Saint Sulpice a Parigi
CD “TELARC” 050
Ascoltare sia pure in CD un organo di Aristide Cavaillé-Coll è sempre un piacere, specie quando si tratta del più grande strumento da lui costruito tuttora in condizioni originali: l’organo di Saint-Sulpice a Parigi, che contiene canne dell’organo Clicquot per il quale fu costruita la cassa neoclassica monumentale.
A cimentarsi con questo gigante troviamo l’esperto Michael Murray, che ha inciso su molti strumenti di dimensioni simili in tutto il mondo. Il repertorio scelto è integralmente francese, e ciò è assolutamente condivisibile, a cominciare da Marcel Dupré (che fu organista qui subito dopo Widor) di cui Murray esegue: Magnificat VI: Gloria (Finale) Op.18 n.15, Carillon Op.27n.4, Choral et Fugue Op.57, Antiphon III Op.18 n.3, Cortège et Litanie Op.19 n.2, Final Op.27 n.7, cui segue la Grande pièce symphonique Op.17 di César Franck e per finire il finale della Sesta Sinfonia in Sol maggiore Op.42.n.1 di Charles Marie Widor che fu per tutta la sua lunga vita organista titolare di quest’organo.
Si sarebbe preferito che di Dupré Murray avesse inciso l’intera opera 27 invece che spiluccare pezzi da un’opera e l’altre, ma tant’è. Murray dà prova di una certa padronanza stilistica e di un’assoluta padronanza del grande strumento; si sarebbe preferita una maggiore libertà ritmica e un po’ di rubato qua e là. Diverso è il discorso per la monumentale op.17 di César Franck dove Murray è in stato di grazia e “azzecca” una interpretazione ragguardevole sotto ogni profilo.
Il Fonale della Sesta Sinfonia di Widor è deludente poiché Murray lo esegue Allegretto molto moderato invece che Allegro con brio come il pezzo richiederebbe. Le note ci sono tutte ma il ritmo è un po’ troppo lento e per di più senza troppe libertà il che rende questa esecuzione non all’altezza del resto del CD. Forse Murray ha dovuto limitarsi ritmicamente poiché un FF con cinque tastiere unite meccanicamente è senza dubbio pesante al tocco e non si riesce a correre quanto si vuole.
Il CD è esauriente ma è solo in Inglese e non riporta la disposizione fonica ricchissima di questo strumento e ciò è un vero peccato. Per fortuna è reperibile in internet e in vari trattati. Dal punto di vista del repertorio, ho affermato che Franck è il pezzo meglio riuscito, tuttavia se si voleva fare qualcosa di più strettamente legato all’organo si sarebbe preferita l’esecuzione dell’intera Sesta Sinfonia di Widor, che qui fu organista come abbiamo detto, e di Dupré che fu il suo successore nonché maestro di Murray.
Dal punto di vista tecnico, il CD è molto ben registrato dai tecnici della Telarc che riescono a cogliere tutte le sfumature timbriche di questo grande strumento grazie anche ad una tecnica di registrazione particolarmente innovativa cui si fa cenno nel libretto. Nel complesso il CD è di alto livello e lo consiglio a tutti gli amanti della musica d’organo francese del XIX e del XX sec.
Febbraio 2022
Graziano Fronzuto