“Mi chiamo Antonio, sono nato e vivo a Roma. Il pensiero di questo libro è rivolto a bambini capaci di sognare come me che ho scritto questo libro. Spero che anche i genitori di questi bambini riprendano a sognare come da bambini”.
Questa la quarta di copertina scritta dall’autore stesso Antonio Vittiglio per presentare al lettore “Snorkeling Pauroso”, racconto fantastico dal tono “thriller” che, edito da Liber Exit, ne segna l’esordio di scrittore “in erba”.
Ricevere musica non è soltanto un bel dono, è un onore; ancora di più se si tratta di una registrazione a sorpresa di un gruppo che non si era ancora incontrato.
I Little Peter & The Wolf si presentano così, ad anno 2016 appena concluso, con un CD dalla copertina ad effetto surreale per una grafica, tanto semplice quanto ben congeniata, sull’immagine di uomo a testa in giù, che in verità è a testa in su, insabbiato e sospeso tra cielo e mare di un mondo al rovescio.
“Per questo non voglio parole, ma solo una musica forte…” – la chitarra tira, la voce racconta, la batteria accompagna, tastiera e basso riempiono, testi e musiche si accordano ed è un sound che convince: viaggio schietto tra note, parole e sentimenti che sono sempre “Il primo treno” della vita.
I brani scorrono, quasi si vorrebbe che durassero più a lungo. Si vorrebbe trattenerli, ma in un soffio si è “Per strada“, brano e titolo simbolico della condizione esistenziale tra precarietà e libertà che fa tornare in mente la migliore tradizione tematica musicale italiana e inevitabilmente le parole di Giorgio Gaber, sia pure in altra sonorità, “c’è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l’unica salvezza“.
I Little Peter & The Wolf hanno il ritmo rock italiano che ci ha fatto crescere (da Ligabue ai 24 Grana) con le canzoni nel cuore sfilando pensieri, vibrazioni, nostalgie, senza cedere alla retorica o agli effetti speciali. Il risultato dell’ascolto di <2016> è pulito, godibile, fidelizza e… si rimane male che il CD, tornando al primo brano, finisca.
.
Su YouTube e iTunes con i brani “Spazi Aperti” e “Indifferente“:
Unici ed assoluti esponenti del genere “Rock stupendo”. I Little Peter and The Wolf sono: Jos Sforza (chitarra e voce), Alberto Ratini (batteria), Luciano Straccini (basso), Fabrizio Maggiolini (tastiere) e Gabriele Bertozzi (chitarra). Nascono nel 1987 unendo esperienze musicali diverse con l’obiettivo di comporre musica in italiano su arrangiamenti di gusto internazionale. Per qualche anno seguono la trafila, che non prevedeva talent show e simili, ma concorsi in giro per l’Italia, provini e qualche apparizione, tra cui quella a Jeans 2 – il primo programma di Fabio Fazio – con il brano Attenti al Lupo omonimo di quello famoso di Dalla, ma scritto prima. Compaiono anche sul Monello nella pagina a fianco a quella di un altro giovanissimo esordiente, Jovanotti. Dopo qualche anno decidono che nella vita avrebbero fatto altro, ma non abbandonano la musica e continuano imperterriti a suonare in giro per locali con cover pop/rock di ogni tipo. Considerato il quarto di secolo di storia, con formazione sostanzialmente stabile e qualche ovvio cambiamento e relativo ritorno, decidono nel 2011 di riaffrontare la composizione di pezzi propri sulla scia di quelli di un tempo, ma cercando nuove sonorità. In questa direzione si muovono con il CD Grida ed i nuovi brani del 2013.
Email: littlepeterandthewolf@virgilio.it
Comunicato Stampa Giovedì 23 giugno 2016 dalle ore 18.00, in via Valsugana 54/56, Roma, Vito Sereni Architecture Lab in collaborazione con RF eventsdesigner presenta esposizione artistica di Rosella Pandolfi, accompagnata dai versi, ispirati alle opere, di Bianca Maria Simeoni. Al vernissage, firmato RF eventsdesigner, si esibirà dal vivo la cantante Italia Vogna, interverranno i Food Brothers con uno show cooking e l’azienda agricola Casale del Giglio con una degustazione di vini con sommelier. L’esposizione si propone come obiettivo un coinvolgimento sensoriale dei visitatori, attraverso un percorso da scoprire dove arte, musica, design e food si fondono e si contaminano.
Rosella Pandolfi,frequenta a Roma l’Accademia d’Arte e Costume, trova una nuova forma di espressione e sperimenta tecniche di panneggio con l’uso di tonalità monocromatiche, traendo ispirazione dai colori della natura e dai viaggi, portando ad una dimensione personale cieli, tramonti ed emozioni di terre lontane. Collabora con architetti ed interior designer, i suoi lavori sono esposti in abitazioni private, locali e sedi di rappresentanza in varie parti del mondo.
Bianca Maria Simeoni, giornalista, poeta e promotrice culturale, collabora a riviste e dirige collane letterarie. La sua raccolta poetica “Mots d’amour” (2009, Edizioni Artescrittura), con prefazione di Giorgio Albertazzi, postfazione di Corrado Calabrò ed un intervento di Maria Luisa Spaziani, ha vinto nel 2008 il “Premio di Poesia Giuseppe Jovine”. Bianca Maria Simeoni ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.
Italia Vogna, eclettica cantante italo brasiliana, duetta in concerto a Bari e a Capri con Mario Biondi e a Napoli con Paulinho Nogueira in occasione del Festival internazionale di chitarra. Nel 2012 presenta il progetto musicale “As cores da minha alma” (I colori della mia anima) dove l’artista traduce e canta in lingua portoghese le più nobili canzoni della tradizione classica partenopea. Vito Sereni Architecture Lab, studio di Architettura con sede a Roma, laboratorio di idee e pensieri finalizzati alla reinterpretazione del concetto del vivere contemporaneo, coniugando il design con i nuovi stili di vita. I progetti dello studio trasformano lo spazio con particolare attenzione alla qualità dei materiali utilizzati e alla loro sostenibilità.
Vito Sereni Architecture Lab Info:
Via Valsugana 54/56, Roma www.vitosereni.com
Comete info@vitosereni.com
Dal 23 giugno 2016 ph. 06 89874988
Domenica 29 novembre 2015, presso la sede dell’associazione culturale romana “Lavori in corso”, Mirko Fiori, giovane ecclettico in arte Okrim, ha presentato per la prima volta i suoi lavori al pubblico portando alla ribalta il colore come protagonista assoluto della comunicazione visiva nonché il riciclo di oggetti di uso corrente come semplici bottoni oppure trovati per caso come pietre levigate. Azzurro, arancio, verde, nero, rosso, oro, attraversati da tratti in rilievo e puntualizzati da bottoni applicati su tela e spruzzi di polveri luccicanti, vengono osati dall’artista in purezza per una reinterpretazione in astrattismo materico di concetti classici per eccellenza: i quattro elementi naturali, i sette peccati capitali, l’infinito. Kenneth Branagh diceva: “Ama, ama follemente, ama più che puoi, e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente” e se “peccato” c’è nelle opere pittoriche di esordio di Mirko Fiori è l’uso deciso di tinte così esuberanti da miscelarsi in un’esplosione di emozione che si è pronti ad amare a colpo d’occhio. Consenso unanime, quindi, per il benvenuto ad Okrim nel mondo espositivo della Capitale che definiamo un vero successo senza esitazione per gli apprezzamenti univoci e tradotti in numero quasi totale di opere vendute. Con il piacere dell’invito ricevuto per questo felice esordio, esprimiamo a Mirko Fiori complimenti vivissimi e l’augurio di continuare a stupirci in futuri vernissage.
(recensione a cura di Rosanna Fronzuto per Liber Exit)
Leggende e surrealismi della vita di tutti i giorni.Raccolta di racconti di Cristian Bartaloni.
Iniziativa editoriale e prefazione a cura di Rosanna Fronzuto che per la copertina sceglie un particolare di un’opera dell’astrattista romana Silvia Castaldo.
L’autore Cristian Bartaloni, nato ad Empoli nel 1974, lettore accanito, appassionato di teatro nonché scrittore esordiente, in questa opera prima narra la vita di tutti i giorni in racconti surreali conditi da gustose espressioni tipiche dell’ironia toscana. Il quotidiano diventa occasione di fantasie rocambolesche: dall’incontro ravvicinato con “venerine” presenze nel computer allo shampoo al gatto di casa, dalla ricerca di “ali angelicate” tra gli “scaffali dell’ikkea” alle corse mattutine nel parco: nei suoi divertenti e surreali racconti i fatti semplici della vita sembrano dilatarsi tra gironi danteschi di fantasie bizzarre con tratti malinconici e sapienti citazioni evocate ad istruzioni per l’uso quotidiano della realtà. Nel vortice di ogni racconto tutto accade e tutto sembra già passato eppure tutto è presente, ma ancora imperfetto perché gli Slanci Eroici sono impulsi creativi improvvisi che ribaltano il modo di vedere l’attimo liberandolo dalla noia degli schemi convenzionali e proiettandolo nella dimensione visionaria dell’io.